venerdì 27 febbraio 2015

Marco Mengoni: Ognuno ha una maschera. Esseri umani, il nuovo singolo



"Ho scelto questo brano come secondo singolo perché, in qualche modo, è un pezzo che fa riflettere sullo stato dei rapporti umani. Quella attuale è una società che spesso fa paura, non ci si conosce mai veramente e portare una maschera sembra essere l'unico modo per affrontare il mondo", spiega Marco Mengoni presentando il suo secondo singolo "Esseri umani", estratto dal suo ultimo album "Parole in circolo", scritto da Marco stesso con Matteo Vallicelli.
"In questo siamo tutti uguali, non c'è distinzione di classe sociale, sesso, idee politiche o credenze religiose. Ognuno ha una maschera che nasconde agli altri i suoi veri lineamenti. Proprio per questo ho scelto di utilizzare, nel video, il linguaggio dei segni. Volevo che il messaggio arrivasse a tutti, senza alcuna barriera".

 Il video, presentato in anteprima su Repubblica.it,  è nato da un'idea di Marco Mengoni che spiega "L'idea del video è nata proprio ragionando sul brano: tutti gli attori, soprattutto il protagonista, indossano una maschera che per metà trasforma il volto. Ne ho parlato con Cosimo Alemà, che aveva girato con me Guerriero, il video del mio primo singolo, e lui è riuscito a dare vita alle immagini che avevo in testa."

Le immagini del videoclip sono precedute e terminano con la spiegazione tratta dal dizionario dei termini "essere" "umano":

essere [ès-se-re] sost., m.
1. esprime la realtà, il puro esistere di qualcuno o qualcosa
2. esistere come pura essenza, al di là di determinazioni di tempo, spazio, luogo
umano [u-mà-no] agg.,s.
1. che è proprio dell'uomo, degli uomini
2. che dimostra comprensione, amore per il prossimo, spirito di solidarietà


e prosegue con il protagonista, truccato in modo da nascondere i suoi veri lineamenti, che sale sul palco di un teatro per recitare ma che abbandona presto la sua rappresentazione quando, osservando il volto diviso a metà degli "esseri umani" presenti, diventa a sua volta spettatore.  

Anche il pubblico indossa una maschera a dimostrare che tutti noi nella nostra quotidianità, nascondiamo il nostro vero io senza rivelare completamente ciò che siamo.  



L'attore, una volta lasciati gli abiti di scena, si accorge di avere come tutti gli altri il volto diviso in due, perchè in fondo tutti noi siamo uguali nonostante le nostre diversità: ci comportiamo come fossimo sempre su un palcoscenico recitando per adeguarci alle situazioni che viviamo e celando la nostra vera essenza sotto strati di "trucco" per paura di essere giudicati e non accettati da chi si ferma all'apparenza.

Il messaggio di amore universale e uguaglianza contenuto nel testo, nonostante rischiasse facilmente di venire rappresentato attraverso sovrastrutture e immagini retoriche, è invece chiaro, diretto, semplice e rivela lo spirito gandhiano del giovane artista che vive con estrema sensibilità e occhio attento il mondo e la società che lo circonda.

"Esseri umani" da oggi in rotazione in radio, dal 28 febbraio su Youtube.   


lunedì 23 febbraio 2015

Esseri umani è il secondo singolo di Marco Mengoni

Come è stato annunciato nel suo profilo Twitter, il secondo singolo tratto da Parole in circolo di Marco Mengoni, sarà "Esseri umani" e verrà rilasciato venerdi 27 febbraio.
Marco aveva già dimostrato quanto tenesse a questo brano, composto da lui stesso e da Matteo Valli, che riprende il filo logico di tutto l'album basato sui sentimenti universali, facendo intuire che sarebbe stato scelto come futuro singolo. 
Gli auguriamo la stessa fortuna di GUERRIERO entrata ormai a far parte della memoria di ciascuno di noi.

"Credo negli esseri umani che hanno coraggio coraggio di essere umani " 



domenica 22 febbraio 2015

Il testo di Invincibile da Parole in circolo Marco Mengoni




INVINCIBILE (Marco Mengoni/Ermal Meta/Matteo Buzzanca)

Cinque di mattina e una stazione
La nebbia sembra un lento temporale
Il vento segna il volto come spine
ma io disarmo il freddo perché

Tu sei con me, tu sei con me,
Tu sei con me, tu sei con me,
E io mi sento invincibile

Un altro aereo sta per decollare
ma il cuore resta a terra ad aspettare
Non è che ha paura di volare
è solo che non vuole mai partire

Tu sei con me, tu sei con me,
Tu sei con me

È solo un altro giorno
tutto si muove intorno
Anche se il mondo è un gran casino,
tu respirami vicino e mi vedrai
spiccare il volo
Mi serve un altro giorno
per costruire un mondo
dove è facile guardare
nella stessa direzione
e nei tuoi occhi
ritrovare un po’ di me

Guardo le finestre illuminate
ognuna che racchiude tante storie
Chissà se si fa guerra o si fa pace
intanto io continuo a camminare

Tu sei con me, tu sei con me,
Tu sei con me, tu sei con me,
E io mi sento invincibile

È solo un altro giorno
tutto si muove intorno
Anche se il mondo è un gran casino,
tu respirami vicino e mi vedrai
spiccare il volo

Mi serve un altro giorno
per costruire un mondo
dove è facile guardare
nella stessa direzione
e nei tuoi occhi
ritrovare un po’ di me

È solo un altro giorno
tutto si muove intorno
Anche se il mondo è un gran casino,
tu respirami vicino e mi vedrai
spiccare il volo

Mi serve un altro giorno
per conquistare il mondo
Anche se tu sarai lontano
io ti penserò vicino
e porterò la tua foto con me
Con te
io mi sento invincibile

giovedì 19 febbraio 2015

Testo e video di Io ti aspetto da Parole in circolo Marco Mengoni



IO TI ASPETTO (Marco Mengoni/Ermal Meta/Dario Faini)

Affiderò
Le mie parole al mare del tempo
Che le consumi un po’
Forse cadrò
Ma sempre e comunque
In piedi mi rialzerò
Tu che non sai
Più niente di noi
Tu che di me non hai capito mai
Che sono qui
Da sempre ti sento vicino
Anche adesso che non ci sei
Tu che non hai più niente di noi
Tu che mi dai assenza e non lo sai
Che gli occhi si abituano a tutto
E i piedi si alzano in volo
Io ti aspetto e nel frattempo vivo
Finché il cuore abita da solo
Questo cielo non è poi leggero
Affiderò
Queste parole ad un libro già scritto
Che poi rileggerò
Vivo così
Coi sogni piegati in valigia
Mischiati ai vestiti da scena
Tu che non hai più niente di noi
Tu che mi dai assenza e non lo sai
Che gli occhi si abituano a tutto
E i piedi si alzano in volo
Io ti aspetto e nel frattempo vivo
Finché il cuore abita da solo
Questo cielo non è poi leggero
Strade che si uniscono davvero
Possono poi diventare un filo
Senza te io sono ciò che ero
Sono solo sotto un diluvio di stelle
A ognuna un nuovo nome darò
Cerco di trovare il mio sorriso migliore
Lo sai che sono qui già da un po’
Io ti aspetto e nel frattempo vivo
Finché il cuore abita da solo
Questo cielo non è poi leggero
Strade che si uniscono davvero
Possono poi diventare un filo
Senza te io sono ciò che ero
Io ti aspetto e nel frattempo vivo
Finché il cuore non è più da solo
Questo cielo è così leggero

lunedì 16 febbraio 2015

L' arciere di emozioni

Giuro, quando mio figlio dal piano superiore, ha sentito le note di un violino e di un pianoforte è corso giù ad assicurarsi che stessi ancora respirando.
Credevo che non esistessero più parole per descriverlo, per esternare le sensazioni provate in quell'istante, ma piano piano sono tornate ad affollare la mente, a rincorrersi tra loro, a sbattersi addosso, a tornare indietro e a riemergere.
E' strano pensare a come poche ore prima di sapere, avessi ipotizzato un brano di Fossati, memore delle parole di Marco che già aveva dichiarato amore per questa canzone e che avrebbe voluto che gli omaggi fossero fatti alle persone ancora presenti da poterli apprezzare. Poi è iniziata l'attesa, già di per sè carica di emozioni, per il contesto, per la consapevolezza che dopo giorni di musica maltrattata e urlata forse lui sarebbe stato balsamo per le orecchie.
Ed eccolo lì, seduto su uno sgabello, contornato da quei dipinti, che respira arte ma con il fiato mozzo e l'urgenza di musicare quei pensieri, parla pochissimo per immergersi nell'atmosfera e per non cedere alla paura. Inizia a recitare quella meravigliosa poesia, difficilissima, ricca di parole e di intenzioni, scandendole una ad una e impreziosendole di lampi di immagini, con la naturalezza di fare una cosa che sente sua, eppure con il timore reverenziale per accostarsi ad una tale poesia non sentendosene abbastanza degno, desideroso di non deludere il maestro ma con il coraggio di provarci, concentrato sul testo ma nel contempo sprofondato nel suo mondo, indifferente a ciò che gli succede intorno ma capace di catturare e centellinare ogni minima vibrazione che lo sfiora.
Ho trattenuto il fiato in quei pochi minuti, tremando come lui, ma questa ormai è cosa nota, e sono rimasta intontita per diverse ore, quasi avessi preso una botta in testa.
Mi è venuto in mente quando, lo scorso anno, mi sono ritrovata accartocciata in terra di fronte a un dipinto di Renoir e incurante della gente che mi camminava intorno; la sensazione è simile a questa, trattasi di sindrome di Stendhal? Non ne ho idea, so che Marco, un arciere di emozioni, così esposto e senza filtri, tende l'arco, mira al petto, scocca la freccia e colpisce dritto al cuore. 



domenica 15 febbraio 2015

Bisogna superare le nostre paure: Mengoni a Che fuori che tempo che fa

Marco Mengoni, sabato 14 febbraio durante la trasmissione Che fuori che tempo che fa e precisamente all'interno della rubrica "Note al Museo", si è esibito in collegamento dalla sala 37 della Pinacoteca di Brera, che ospita tra gli altri i famosi dipinti  "Bacio" di Hayez e "Fiumana" di Pellizza da Volpedo.  
Accompagnato dal pianoforte di Gianluca Ballarin e dal violino di Serafino Tedesi, Marco ha dato vita ad una sentita versione di “C’è tempo” di Ivano Fossati, tradendo la sua emozione: "Mi scuso ovviamente con il maestro Fossati. Ho scelto questa perché è una canzone che non avrei mai voluto cantare in vita mia, invece è successo, Ho scelto C'è tempo perchè è la canzone che non avrei mai voluto cantare in vita mia Trovarmi qui a cantare è suggestivo ed emozionante, non mi era mai capitato. Bisogna sognare tantissimo."      

 Per vedere l'esibizione cliccare sulla foto:  


venerdì 13 febbraio 2015

Fazio:Mengoni interpreterà una delle canzoni più belle

"Sabato a chefuoritempochefa ascolteremo uno straordinario
Marco Mengoni nell'interpretazione di una delle piu' belle canzoni di sempre..."



Con questo tweet apparso nella notte, Fabio Fazio annuncia la partecipazione di Marco Mengoni alla puntata di domani, sabato 14 febbraio, di Che tempo che fa (Rai 3 dalle ore 20.10).
Dalle sue parole possiamo dedurre che Marco interpreterà una cover, magari omaggiando un artista scomparso, con il consueto garbo già dimostrato portando "Ciao amore ciao" di Luigi Tenco sul palco di Sanremo 2013 e " Io che amo solo te" di Sergio Endrigo nell'anno successivo. 
C'è però da dire che due brani firmati e interpretati da Mengoni stesso, "L'essenziale" con cui ha vinto il Festival di Sanremo 2013 e "Guerriero" singolo di lancio dell'ultimo album "Parole in circolo", hanno collezionato un numero vertiginoso di consensi e apprezzamenti, diventando veri e propri simboli o inni per diverse associazioni oltre ad essere entrate indelebilmente nel cuore di tanti, entrando così a pieno titolo nella categoria citata da Fazio delle "canzoni più belle di sempre", motivo per cui non ci resta che attendere la serata di domani per goderci la sorpresa che il cantautore ha in serbo per noi. 

Aggiornamento ore 15: "Marco ha scelto di cantarci una splendida canzone di un cantautore genovese"




mercoledì 11 febbraio 2015

E ritrovare un po' di me

"Non mi è mai interessato niente che tu fossi un uomo. 
Avresti potuto essere una donna fragile e profumata. 
Avresti potuto essere una piccola nuvola in un giorno troppo caldo. 
Avresti potuto essere un raggio di sole 
o il pettirosso che a volte viene a trovarmi in primavera. 
Avresti potuto essere una di quelle foglioline che nascono tra le crepe di una casa. Avresti potuto essere la neve in pianura e il mare dentro una conchiglia. 
Io ti avrei riconosciuto comunque, ti avrei tenuto stretto a me comunque, 
ti avrei sentito in ogni caso." 
(Susanna Casciani)



Quest'anno stranamente, in concomitanza con il festival di Sanremo, siamo caduti tutti nella trappola della nostalgia, forse perchè nel 2014 è stato comunque un ospite della manifestazione invece la sua assenza stavolta urla. Fatto sta che le pagine sono tutte un tripudio di foto e video che ritraggono Marco vincitore. Ma notizia dell'ultim'ora è che sabato sera avremo modo di vederlo comunque perchè in collegamento con Fabio Fazio durante Che tempo che fa. Quale sorpresa avrà in serbo? Io non ho mai festeggiato San Valentino perchè lontana dall'idea di cene, cioccolatini e regali per dimostare un sentimento e se proprio dovevo l'ho sempre considerata una celebrazione dell'amore in sè, forse perchè quando amo lo faccio con tutta me stessa, che sia un libro, un animale, un familiare o un amico. Mi riempie di gioia vedere proprio quel giorno colui che mette questo sentimento avanti a tutto sempre. Complice del mio stato d'animo è anche aver visto lo spazio che gli è stato affidato da Rolling Stone: forse qualcun altro si è accorto che, nonostante abbia partecipato a un talent e contro tutti i pregiudizi in proposito, non ha un enorme seguito solo per il suo bel faccino ma anche e soprattutto perchè la sua vera bellezza sta nell'universo sconfinato di cose che ha da dire? 
Io starei ore a leggere le sue riflessioni su quello che lo colpisce e attira la sua attenzione, su ciò che vive e da cui assorbe per scrivere le sue canzoni, anche perchè, per quanto strano possa sembrare anche ai miei occhi, mi ritrovo spesso nei suoi pensieri, nelle frasi, nelle sue metafore così simili alle mie, quasi come se avessimo attinto dalle stesse letture, le medesime origini; a riconoscere le sue asperità come se mi guardassi a uno specchio perchè sono anche le mie, a comprenderle e amarle come caratteristiche che me lo rendono affine. 
Può apparire assurdo affezionarsi in questo modo ad un cantante, ma penso che non si possa avere vergogna di provare un sentimento positivo come questo, che dovrebbe essere l'unico che regge le fila dell'esistenza. Se qualcuno è capace di vedere malizia mi dispiace per lui, probabilmente non ha mai avuto la fortuna di avere nel cuore un essere umano in modo pulito e disinteressato.
E' quindi possibile amare una persona con cui hai contatti attraverso uno schermo e di cui conosci solamente ciò che vuole mostrare di sè? Sì se te ne sei presa cura come fosse un germoglio fin dall'inizio e l'hai visto crescere artisticamente e non solo, sì se hai condiviso sconfitte e vittorie, sì se credi di intravedere la sua anima che assomiglia così tanto alla tua o a quella che vorresti avere, sì se si chiama Marco Mengoni. 






lunedì 9 febbraio 2015

La musica è la mia datrice di lavoro:Marco Mengoni su Rolling Stone

''Le parole di una canzone. Le mie preferite. Vestite a festa, su un tappeto di note, sono le uniche che mi fanno sentire davvero libero.''

"La musica è l'unica droga che assumo. Ed è anche la mia datrice di lavoro. Purtroppo o per fortuna, sono una specie di impiegato: quando il capo chiama si deve timbrare."

Questo è solo uno stralcio dell'articolo di Marco Mengoni che accompagna il progetto "Le 100 facce della musica italiana", presentato nel numero di febbraio di Rolling Stone Italia. 
L'artista Giovanni Gastel ha immortalato i più influenti protagonisti dell’industria discografica nazionale: i cantautori, i musicisti, i cantanti, gli autori e i dj, i produttori e i responsabili delle principali e più autorevoli etichette, che potranno essere ammirati nell'omonima mostra aperta dal 6 al 22 febbraio alla Fabbrica del Vapore di Milano. 


(Giovanni Gastel ph)

Marco Mengoni in gara per MTV LOVE CLASH:vota la tua canzone d'amore

Anche quest'anno MTV lancia la sfida MTV Love Clash legata a San Valentino 2015 per eleggere la canzone d’amore preferita.  
16 artisti, 16 video, 8 sfide 1 contro 1 e 4 round per decretare la canzone d’amore del 2015 che verrà svelata il 14 febbraio.
Dopo la vittoria contro Selena Gomez, Marco Mengoni passa al secondo turno e si sfida contro Taylor Swift. 
Si vota su loveclash.mtv.it/challenges/ , per un massimo 10 voti al giorno fino al 11/02 alle 11:00. 
Visualizzando i videoclip dell'artista è possibile attivare un bonus che moltiplica il valore delle preferenze.
Che state aspettando? Guerriero è la canzone d'Amore in tutte le sue sfaccettature per eccellenza! Chi, se non lei, si merita la vittoria?




sabato 7 febbraio 2015

Ed è per questo di Marco Mengoni da Parole in circolo


ED E’ PER QUESTO (Marco Mengoni/Fortunato Zampaglione)

Noi saremo una persona sola
una verità una goccia un'ora
Riconosceremo i nostri volti
ci rifletteranno i nostri sguardi
È con te che tace il mio silenzio
È da molto che ti sto cercando
Sono stato a un passo dal verdetto
ingannato come inganna il tempo

Invece io cercavo te sempre voluto solo te
ed è per questo che ho bisogno di incontrarti ora
E invece io volevo te sempre cercato solo te
ed è per questo che continuerò a cercarti ancora
Invece io cercavo te sempre voluto solo te
ed è per questo che ti cerco dentro ogni persona

Uno sbaglio che ti porti dentro
Un rumore chiuso nel silenzio
Come il vento bussa alla tua porta
ripetutamente senza sosta
Ti ho cercato a lungo in ogni dove
ho creduto fossi un'illusione
Sono stato a un passo dal verdetto
ingannato come inganna il tempo

Invece io cercavo te sempre voluto solo te
ed è per questo che ho bisogno di incontrarti ora
E invece io volevo te sempre cercato solo te
Ed è per questo che continuerò a cercarti ancora
Invece io cercavo te sempre voluto solo te
ed è per questo che ti cerco dentro ogni persona

Noi saremo una speranza nuova
il riflesso di una cosa sola
Riconosceremo i nostri passi
ci rifletteranno i nostri sguardi
È da molto che mi chiedo quando
È da tempo che ti sto aspettando
Tu per me sei un posto solo al mondo
senza inganni e come inganna il tempo

Perché ho voluto sempre te sempre voluto solo te
ed è per questo che ho bisogno di incontrarti ora
Invece io volevo te sempre voluto solo te
ed è per questo che ho bisogno di vederti ora
Invece io volevo te sempre voluto solo te
ed è per questo che ti cerco dentro ogni persona

ogni persona

venerdì 6 febbraio 2015

Le parole che non ti ho detto

"E mancano sempre le giuste parole..." Quanti di noi in questi giorni si sono ritrovati in questa frase! Perchè è vero, le possibilità di salutarti di persona si riducono, fortunatamente cresce il numero di chi ti apprezza ma di conseguenza cala il tempo a disposizione, tanto che rimane solo quello per scambiarsi un sorriso fuggevole. 
Pur non avendo modificato il mio pensiero sul sistema meccanico dei firmacopia e forzando il mio carattere schivo, sono stata a Firenze due giorni fa perchè avevo bisogno di incontrarti almeno solo una volta e nell'unico modo disponibile per me. 
Sono contenta perchè l'attesa di te è una vera festa, senti le storie di tanti: c'è chi ormai è abituato a vederti e ti tratta come un vecchio amico, chi canta per passare il tempo, chi ti urla qualcosa per farti ridere, chi si butta tra le tue braccia e chi invece non ha il coraggio di toccarti nemmeno una mano, chi ti prende in giro ad alta voce per attirare la tua attenzione e chi alla sua prima esperienza ignora la tua disponibilità e si preoccupa, chi è tranquillo e chi piange per l'emozione, chi se ne va saltando dalla gioia e chi è deluso perchè avrebbe voluto chissà che. 
In mezzo a tutta questa vita pulsante ci sei tu che instancabilmente riservi un sorriso per tutti e riesci a ritagliare un momento speciale da dedicare a ognuno di noi.
E poi ci sono io che, nonostante la confusione, la lingua che si secca, le parole che non escono e la pressione addosso di chi mi sprona a sbrigarmi, provo ad isolarmi e l'unica frase che riesco ad articolare è "il disco è bellissimo" e mi prenderei pure a schiaffi!  E tutto questo non perchè ti senta come un essere divino (oddio, in realtà sul palco ci vai molto vicino) ma perchè tengo sempre in mente che, è vero che fai parte della mia vita da anni entrando in tutti i miei giorni ma io per te sono pur sempre una faccia in mezzo ad un oceano di volti sconosciuti. Vedi, proprio come sostieni tu, se le parole sono importanti e non bisogna buttarle al vento, così come i gesti, io non ce la faccio ad essere così espansiva con chiunque conosca poco, diciamo che non spreco un "ti voglio bene" se non ci credo davvero per cui sono felice per non essere rimasta rigida come uno stoccafisso come l'altra volta ed essere riuscita a dirti quello che sento.  Dovendo optare tra le tante cose ho scelto di parlare con quello che so fare meglio, almeno credo, cioè scriverti due righe. Quell'attimo che mi hai regalato scorrendo con lo sguardo le mie parole e abbracciandomi lo porto con me e lo conservo con cura in un cassetto del cuore.
Vorrei rimediare alla mia frase banalissima sul disco dicendoti che hai trovato un equilibrio perfetto tra profondità e leggerezza, nel senso che la "playlist" che hai creato scorre in modo fluido nonostante i pezzi contengano messaggi importanti e frasi che devono essere ascoltate e percepite e che calzano addosso a tanti come un abito su misura. Nello stesso tempo è variegato al punto giusto per non risultare pesante come potrebbe succedere con una serie di canzoni cosiddette "impegnate" ( che non me ne vogliano i loro autori ma alla lunga mi annoiano un po', come se dovessi studiare un tomo di filosofia) e sentendolo io respiro aria pulita, allegra, serena, mi fa sorridere. E' come se davvero io avessi assemblato le mie canzoni preferite per assaporarle quando voglio e metterle come sottofondo alle mie attività giornaliere.  Ma come diavolo ci sei riuscito?
E poi la tua voce, vogliamo parlarne? Credevo di essere abituata alle sfaccettature della tua vocalità, avendole incise nel cervello, invece continuo a stupirmi, a "sentire" qualche sfumatura particolare, a soffermarmi su un guizzo, una parola quasi recitata, un'inflessione che ti distingue, fai cantare anche i silenzi e spesso mi ritrovo quasi incredula a chiedermi se possa essere reale, eppure l'ho sentita così tante volte dal vivo che lo so che esiste davvero!  Per esempio, ascoltando "Mai e per sempre" interpretata dal suo autore, senza togliere niente a Matteo Vallicelli che ha composto un bellissimo brano che ho amato subito sia per testo che per melodia, ho avuto la netta sensazione che tu abbia preso uno stupendo quadro in bianco e nero e gli abbia applicato una miriade di pennellate di colore. Non c'è niente da fare, fai la differenza sempre. 
Volevo dirti che la mia stima per te cresce ogni giorno notando quanto tu abbia saputo mettere a frutto i tuoi pregi e smussare i difetti, perchè ci vuole più coraggio e forza di volontà a capirsi e a migliorarsi fidandosi dei consigli di chi riteniamo ne sappia più di noi, che a irrigidirsi nelle nostre posizioni. E che sono orgogliosa di aver assistito a tutto questo processo e a tutto il successo che stai ottenendo.
Avrei voluto poi farti sorridere dicendoti che ti sei appropriato del mio appellativo "guerriero" portandoti la prova stampata che ti chiamo così dal 2011 e che ora è diventato di uso comune e io non so più che nome attribuirti. E poi chiederti se dopo "Dove si vola", che hai dichiarato di voler riportare in tour con un nuovo arrangiamento, ci fosse la possibilità di poter risentire anche Searching alla quale sono particolarmente legata ( e magari farti vedere il mio tatuaggio con questa scritta. Sul braccio, niente paura! ). 
A rileggere tutto ora mi accorgo che forse dovrei commentare questo incontro con #mieparolenondetteincircolo piuttosto che con #mieparoleincircolo e che non sarebbero stati sufficienti nemmeno cinque minuti pieni per tutto quello che è rimasto qui, in questo spazio prezioso per me dove, anche se non leggerai mai, posso esprimere i miei pensieri su di te.
Ti voglio bene davvero. 






   (Valeria Oriolo PH)

domenica 1 febbraio 2015

Testo Come un attimo fa di Marco Mengoni


COME UN ATTIMO FA ( Marco Mengoni/Norma Jean Martine/Adam Argyle/Martin Brammer)

Tu, io come un attimo fa
nei miei sogni spero
E tu,io immagine sospesa
che non ho mai perso
E non c’e ostacolo oltre al nostro
di dirsi la verità
Io non ho mai smesso di crederci
so che adesso cambierà
e quei sorrisi che ho già perduto
tu li riprenderai
E' come un attimo fa
come un attimo fa
Se non vedo quello che vedi tu
per me è difficile sai
Ma noi poi nel nostro viaggio
cancelleremo i perchè
Vedrai questo tempo pagherà
so già che non finirà
Io non ho mai smesso di crederci
so che questo cambierà
e quei sorrisi che ho già perduto
tu li riprenderai
E' come un attimo fa
come un attimo fa
Quando poi ti volterai
pensa solamente a noi
non aver paura del dolore amore 
sono accanto a te perchè
Io non ho mai smesso crederci
tutto adesso cambierà
Il nostro tempo l'amore vissuto 
tu lo riabbraccerai
E' come un attimo fa
Come un attimo fa