"Ringrazio tutti quelli che...sopportano i miei silenzi"
Queste
semplici parole lette sulla copertina del cd mi commuovono nel
profondo. Perchè ci sono giorni in cui vorresti chiuderti in un guscio
di noce, che ti svegli sperando che la notte sia già lì, dietro
l'angolo, per non doverti costringere a parlare uscire mangiare ridere
ascoltare. Quei silenzi che fanno parte di te dall'infanzia, la testa
che è un frullatore e non riesci a staccare la corrente e fermarlo e ti
infastidisce la presenza di chiunque, perchè non vorresti dover emettere
suono, vuoi essere invisibile e stare insieme a te stessa, dentro di
te, raccolta e accartocciata.
Ho un vivo ricordo dei miei silenzi
di bambina e del fastidioso sarcasmo degli adulti " Attenta a non
parlare troppo, ci stai massacrando le orecchie, ci stai facendo
diventare sordi...", io con il senso di inadeguatezza, il non saper
rispondere, il dolore di credere di non aver niente da dire, perchè mi
sentivo quasi un ologramma in uno spazio che non era il mio.
Poi
cresci, i tuoi piedi mettono radici, non dipendi più dalle scelte degli
altri ma ti crei il futuro, allora impari ad accettare anche le parti
più oscure di te e quello che un tempo ti faceva soffrire ora è quasi un
rifugio anche se sei consapevole che agli occhi degli altri puoi
apparire scostante, fredda, superba ma sai che c'è sempre un angolino
dove puoi leccarti le tue ferite di nascosto dal mondo senza coinvolgere
gli altri che proprio no, non capirebbero.
Perchè questo ricordo ora? Perchè Marco ha scritto sulla pagina per dimostrarci la sua gratitudine per il premio vinto e come? Con un semplice grazie come avrebbe fatto uno qualunque? Macchè, mostrando l'esultanza infilando in testa un paio di mutande di Superman!! Mi sembra ovvio!! :)))
E comunque, mentre tutti riescono a commentare spiritosamente sotto al post come se lo conoscessero da sempre, io, come al solito, rimango senza saper cosa scrivere, e sì che non mi pare che mi manchino le parole! Allora mi è tornato in mente tutto il sottobosco di freni, scrupoli, insicurezze che hanno intessuto la mia vita e che nonostante lo scorrere del tempo fanno ancora parte di me, perchè puoi migliorarti sì, ma cambiare completamente mai.
E riconosci quelli come te, li assolvi, li difendi e li ami incondizionatamente.
(foto di Germano Pozzati)
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