Ierisera mi sono persa nei video di Varese.
Lo spettacolo che ha presentato a Castelleone (la data zero) per me era perfetto, non avrei cambiato una virgola, ma Marco no, non si accontenta. Con lo scorrere del tempo e probabilmente acquisendo più sicurezza in base alla risposta del pubblico e liberandosi di alcuni freni, ha rivoluzionato tutto, imprimendo un'impronta più decisa, più calda al concerto. Ama mettersi alla prova, sperimentare, aggiungere, sporcare, rischiare, lasciarsi andare, plasmare la musica e assoggettarla al suo istinto, giocare con lei, disegnarla non solo con la voce ma con i movimenti del corpo, le smorfie del volto, le mani...quelle mani che hanno ricominciato a pizzicare e accarezzare l'aria e che non mi stanco di guardare. E' una tavolozza ricca di colori che si mescolano, si fondono, si amalgamano, che inventano miriadi di sfumature impossibili da ricreare, per dipingere un acquarello ogni volta più fresco, incantevole e sorprendente.
che meraviglia Carmen...con la tua descrizione sembra davvero di fluttuare tra le note e i colori della sua strabiliante Voce..
RispondiEliminaSì quelle mani....quegli occhi....quei movimenti....ci trascina nel suo stupendo vortice..
RispondiEliminabellissime parole hai detto delle cose stupende su Marco complimenti
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