Se fino al 2010 il 16 giugno per me rappresentava la data della
"Luminara", grande festa di luci e fuochi artificiali lungo le rive
dell'Arno nella mia città, dall'anno successivo è cambiato tutto… Non è che mi piaccia
molto rivangare il passato con ricordi e aneddoti, mi sembra un po'
troppo da commemorazione, ma in questo caso ha segnato anche la prima
volta in cui ho assistito a un live di Marco. L'ho desiderato per
giorni, bramando di poterci essere come se fosse l'ultima cosa che avrei
potuto fare nella mia vita, ancora inconsapevole, convinta che poi,
povera illusa, mi sarei accontentata. Ecco, a parte che è stata
un'esperienza troppo piena, per cui è impossibile dimenticare, trovo
adatte le parole di Leonardo da Vinci "Una volta aver provato l'ebrezza del volo, quando sarai di nuovo coi piedi per terra, continuerai a guardare il cielo.", nel senso che una volta
provata la vertigine di essere davanti a lui, a un live, a viverselo
sulla pelle, non puoi fare a meno di desiderare che non finisca o di
ricominciare. Da lì è iniziato tutto, l'attesa per quel cd con quelle
parole appena accennate cariche di orgoglio per l'impegno che stava
mettendo nel realizzarlo e poi la valanga di eventi ad alcuni dei quali
ho pututo partecipare, fortunatamente e improvvisatamente, per la
volontà di esserci e di stargli accanto a sostenerlo, quasi facesse
parte anche di me. Quindi è stato il primo di una lunga serie che mi
auguro non si interrompa mai. Guai a chi mi mette i bastoni tra le
ruote!!!
la frase che hai citato di LDV calza proprio a pennello con il sentimento che condivido, che dopo la prima volta con Marco è impossibile interrompere la connessione! Se ci fosse bisogno ti aiuterò a togliere il bastone da sotto le ruote! Grande Carmen.♥
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