E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri.
Abbiamo timore di essere fraintesi, di apparire fragili,
di finire alla mercè di chi ci sta di fronte.
Non ci esponiamo mai.
Perché ci manca la forza di essere uomini,
quella che ci fa accettare i nostri limiti,
che ce li fa comprendere,
dandogli senso e trasformandoli in energia,
in forza appunto."
(Alda Merini)
Ho dato tremila interpretazioni al video e non è ancora uscito ufficialmente!
Innanzitutto ho l'impressione che sarebbe stato adatto anche per "Natale senza regali" ( fotogramma di lui che dal sognare scene del suo passato apre gli occhi su un giorno nuovo: "mi son svegliato solo anche oggi", immagine del suo compleanno il 25 dicembre con i nonni accanto: "un altro natale senza regali è qui" ), poi ho pensato che come in "ProntoacorrereIlviaggio", dove si prendeva in giro sentendosi definire un eroe, anche qui giochi con il paradosso della condizione regale che gli viene attribuita e di idolatria di cui è oggetto, mostrandosi intenzionalmente nella sua normale quotidianità presente e passata, tra ricordi di feste in famiglia e azioni quali trovarsi in un centro commerciale, in un museo, in un bar sfogliando un giornale, dal barbiere, completamente mimetizzato tra gli altri e quasi invisibile, condizione usuale a tutti noi comuni esseri umani.
Chi ha la fortuna di aver avuto una famiglia sa cosa significhi essere coccolati, salvaguardati dai pericoli, trattati con amore durante l'infanzia. Quando esci da quel bozzolo protettivo e ti trovi a dover affrontare la vita da solo assumendoti le tue responsabilità, potrai sì avere attimi di smarrimento e di solitudine ma capirai anche che la vera ricchezza di un uomo è data dalla libertà di potersi mostrare per ciò che si è e la certezza di avere una vita di fronte da costruire.
E allora via da quel castello in cui sei considerato un re, in sella al tuo destriero moderno verso il futuro ancora da disegnare ma con lo sguardo a radici sicure a cui poter tornare.
Confesso che mi ha spiazzato il coraggio di Marco di condividere così apertamente quelle scene intime familiari, forse perchè ho sempre guardato con diffidenza alle immagini e ai filmati di quando era un bambino o un adolescente pubblicati senza permesso. In questo modo ha deciso lui cosa mostrare e questo gesto mi appare come un regalo di una delicatezza unica che mi ha toccato profondamente anche se, tornando indietro a tempi recenti, mi rendo conto che già con le ultime foto postate in bacheca ci aveva avvicinato ai suoi affetti e che in fondo ha sempre mostrato la sua genuinità dietro quello sguardo profondo e riflessivo, ora semplicemente si affida a noi, completamente disarmato e io spero che nessuno di noi tradisca la sua fiducia.
E allora via da quel castello in cui sei considerato un re, in sella al tuo destriero moderno verso il futuro ancora da disegnare ma con lo sguardo a radici sicure a cui poter tornare.
Confesso che mi ha spiazzato il coraggio di Marco di condividere così apertamente quelle scene intime familiari, forse perchè ho sempre guardato con diffidenza alle immagini e ai filmati di quando era un bambino o un adolescente pubblicati senza permesso. In questo modo ha deciso lui cosa mostrare e questo gesto mi appare come un regalo di una delicatezza unica che mi ha toccato profondamente anche se, tornando indietro a tempi recenti, mi rendo conto che già con le ultime foto postate in bacheca ci aveva avvicinato ai suoi affetti e che in fondo ha sempre mostrato la sua genuinità dietro quello sguardo profondo e riflessivo, ora semplicemente si affida a noi, completamente disarmato e io spero che nessuno di noi tradisca la sua fiducia.
Condivido il pensiero che hai formulato: grande è la libertà di chi non ha reticenze nel mostrare chi è veramente. Liberi di riconoscere che negli affetti è la certezza di un passato che si proietta verso orizzonti di piena realizzazione, e in uno sguardo può passare una vita intera ... occhi veri, di chi dice: <>.
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