giovedì 29 dicembre 2011

Fine anno con Marco

Ho abbandonato un po' il blog ma non Marco, cioè, per la verità è lui che non ha lasciato me, neanche sotto queste feste che per me non sono mai facili da affrontare.
E non è mica colpa mia se hanno deciso di mandare in onda tutto insieme!  Partendo da X-factor dove gli hanno fatto una presentazione fantastica, mostrando anche le immagini di Assago e lo stupore dei ragazzi che erano venuti a vederlo, poi a Radio Italia di cui purtroppo per il momento ho visto solo alcune foto, al Concerto di Natale dove è stato emozionantissimo con l'orchestra e a Hit List su MTV. Nel frattempo è giunta notizia che sarà  a Catanzaro la sera del 31 dicembre a festeggiare in piazza, peccato sia così lontano!!! 
Se da una parte sono contenta per i fans calabresi che avranno l'opportunità di goderselo, dall'altra sono un po' dispiaciuta per lui che dovrà trascorrere anche questo fine d'anno lavorando, del resto lo dice da solo che odia la musica che lo costringe  a non fermarsi più!!! 

E poi meravigliosa notizia!!! Abbiamo l'oro per l'album!!! E' una grandissima soddisfazione, con fatica ma ce l'abbiamo fatta e si sa...a noi le cose facili...non ci piacciono proprio!!







lunedì 26 dicembre 2011

Pensieri

Raccolgo qui tutti i pensieri che ho dedicato  a Marco nelle mie note su FB.


PER UNA SPLENDIDA PERSONA CHE ADORO

Non so come tu canti, mio signore!
Sempre ti ascolto
in silenzioso stupore.
La luce della tua musica
illumina il mondo.
Il soffio della tua musica
corre da cielo a cielo.
L'onda sacra della tua musica
irrompe tra gli ostacoli pietrosi
e scorre impetuosa in avanti.

Il cuore anela di unirsi al tuo canto,
ma invano cerco una voce.
Vorrei parlare, ma le mie parole
non si fondono in canti
e impotente grido.
Hai fatto prigioniero il mio cuore
nelle infinite reti
della tua musica.

Rabindranath Tagore 

 Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà così difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Quindi vivi come credi, fai quello che ti dice il cuore. La vita è un'opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama. Vivi intensamente ogni momento della tua vita, prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi.  (Charlie Chaplin)


 A Marco 
«Il tuo cuore è un gabbiano che vola libero nei cieli della vita. Lascialo andare senza paura, ti saprà condurre alla felicità.»
  Sergio Bambarén

«L'occhio è la finestra dell'anima, il fulcro della bellezza del volto, il luogo in cui si concentra l'identità di un individuo»
(Milan Kundera)

 Tu sei una persona di quelle che si incontrano quando la vita decide di farti un regalo.
  (C. Dickens)
Buona fortuna Dopo tanta attesa finalmente  non mi resta altro che chiudere gli occhi e ascoltare, immergermi nel mare di note e lasciarmi trasportare e travolgere dalle onde della Musica,la Tua Musica...

Chi non comprende il tuo silenzio, probabilmente non capirà nemmeno le tue parole
(Elbert Hubbard)

  La tua fragilità è la tua forza più grande....

 Chi non ride mai, non è una persona seria.
( Fryderyk Chopin )


"Sono da sottovalutare le qualità che portano al successo
e alla supremazia, mentre sono da elogiare gli individui dotati di una profonda e acuta sensibilità, quelli che sanno dimenticarsi completamente nella contemplazione dell’universo e/o dedizione agli altri e che sono non "senza incrinature", ma fanno errori e sono vulnerabili.
Non è l’assenza di difetti che conta, ma la passione, la generosità, la comprensione e simpatia del prossimo e l’accettazione di noi stessi con i nostri errori, le nostre debolezze, le nostre tare e virtù, così simili a quelle dei nostri ascendenti e discendenti.
Spetta a ogni individuo il compito di costruire la propria scala di valori e cercare di attenersi a quella, non al fine di ottenere un compenso in terra o in cielo, ma con l’obiettivo di godere ora per ora, giorno per giorno, della straordinaria esperienza di vivere." - Rita Levi Montalcini -


Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l'adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé.
Pablo Neruda


Rare sono le persone che usano la mente,
poche coloro che usano il cuore
e uniche coloro che usano entrambi.
(Rita Levi Montalcini)

La  bambina si abbandona nell'abbraccio con la stessa fiducia con cui noi ci lasciamo trasportare dalla sua voce e dalla sua musica. Come gli animali si avvicinano agli umani annusando  istintivamente chi puo' far loro del male o chi invece è pronto ad accoglierli con amore.
(V. Barone)

L'anima che può parlare con gli occhi,
può anche baciarti con lo sguardo.
 [Gustavo Adolfo Bécquer]


E' una cosa strana, una cosa che conosci ma non sai dire, c'entra la nostalgia, c'entra lo stupore ma non è stupore, l'unica cosa che sai è che ti incanta, questo sì, ma un nome per quel sentimento lì non ce l'hai.
(A. B.)


Il valore delle cose non sta nel tempo in cui esse durano ma nell’intensità con cui vengono vissute; per questo esistono momenti indimenticabili, cose inspiegabili e persone incomparabili.
(F. Pessoa)


Hai mai conosciuto una persona
 che fosse molte cose in una,
 le portasse con sè,
 che ogni suo gesto,
 ogni pensiero che tu fai di lei
 racchiudesse infinite cose
 della tua terra e del tuo cielo
 e parole, ricordi, giorni andati
 che non saprai mai,
 giorni futuri, certezze
 e un’altra terra e un altro cielo,
 che non ti è dato possedere?
 Pavese


Le menti mediocri condannano abitualmente
tutto ciò che è oltre la loro portata.
- Francois de La Rochefoucauld -






giovedì 22 dicembre 2011

SOLO FIRENZE

Una settimana, solo una settimana e mi sembra un'eternità: quello che ho vissuto il 14 dicembre al Mandela Forum lo so solo io. Fin dalla mattina in fila per quel posto sotto il palco, per vivere il concerto per la prima volta in quella dimensione, per non perdersi nemmeno un sospiro, un'espressione, un sorriso, un gesto. E nonostante ciò, anche se avrei quasi potuto allungare un braccio  e toccarlo, non rendersi ancora conto di esserci stata. Perchè quando sei lì ti sembra di vivere una vita parallela, non esiste nient'altro che lui, la sua voce e la musica, anche se sul palco si susseguono balletti, piume e immagini, la tua attenzione è calamitata da lui, potrebbe esserci anche Obama, il papa o Gesù in persona ma gli occhi sono incollati lì, tutto il resto è contorno. Lui è  fantastico, come sempre: rilassato, allegro, giocoso, divertente. Prima della commemorazione al Re Matto si spaventa al suono della voce narrante, facendo un sussulto e di conseguenza inizia a ridere e non riesce a diventare serio per l'occasione, ridiamo tutti con lui!!!Durante il madley invece, un uomo urla "Bello e bono!!" e lui quando si rende conto che la battuta è scherzosissima scoppia a ridere in quel modo tutto suo, contagiosissimo! E poi canta Tonight da dio, silenzio e respiro impalpabile, solo lui,  la sua voce struggente  e le sue dita sul pianoforte... 
E passa tutto maledettamente in fretta, troppo in fretta. Un momento sei lì in attesa che si spengano le luci e di sentire le prime note e un attimo dopo lo vedi che saluta e sparisce da quella porta. E non hai avuto il tempo di assaporare nulla, di imprimerti le immagini nella mente, di articolare un pensiero logico, perchè già sapevi che sarebbe finita, che sarebbe stata l'ultima volta in programma, che chissà quando sarebbe ricapitata... e sei felice per quello che i tuoi occhi,il tuo cuore  e la tua pelle hanno vissuto e soffri perchè puoi solo riviverlo attraverso un freddo video o un mp3 sapendo che rimarrà un bellissimo ricordo stampato dentro di te per sempre.





sabato 17 dicembre 2011

SOLO ROMA

Nel mio ultimo post ho parlato solo del concerto in sè, tralasciando l'emozione provata incontrando l'orda di pazze con cui condivido il tutto.
Sembrava di essere a una mega festa, prima in albergo che è diventato una succursale del fanclub, poi al palaforum: ovunque mi girassi vedevo, facce sorridenti, mani che si stringevano, baci, abbracci, saluti da un settore all'altro con una complicità che è difficile da spiegare, aldilà delle regioni di provenienza o dell'età. La stessa cosa si è ripetuta  a Roma. Io ringrazio le mie compagne di viaggio preziosissime, quelle che avevo conosciuto tra Villa Ada e Viareggio e le altre che non avevo ancora avuto modo di incontrare, in particolare  Fiorella, Mary, Sabina, Nico e Samantha, siete fantastiche, vi voglio bene!!
Per quanto riguarda il concerto, stavolta me lo sono goduto diversamente, forse perchè sapevo già cosa mi aspettava. Mentre  a Milano ero letteralmente incantata , a Roma sono stata praticamente tutto il tempo in piedi alla ringhiera della tribuna, a ballare e cantare, incitando insieme a  Marco al movimento,  ma io non sono una buona trascinatrice! Al bar ho visto Lorella Cuccarini (è bellissima!) che ha assistito insieme a Renato Zero (quando è apparso si è preso un'ovazione da tutto il forum!), Elisa e Alessandra Amoroso.
 C'è stato l'intervento sul palco di Gegè Telesforo che ha fatto scat con Marco su "Un gioco sporco", si vedeva che si stavano proprio divertendo e non avrebbero mai smesso, come me di ascoltarli del resto! Durante il medley Marco ha riassunto la storia del buco ai pantaloni, ormai è diventata un'ossessione! Probabilmente era più rilassato rispetto a Milano perchè si trattava della seconda tappa e sapeva di avere intorno tanti amici e parenti, sicuramente alla prima era  incontenibile ma teso come un elastico ma anche stavolta coinvolto e pronto a dare tutto se stesso come sempre.
Alla fine dopo essersi speso fino allo stremo delle forze con le cover di Moby (come dimenticarle?), ho appoggiato la testa alla ringhiera, con gli occhi chiusi, per cercare di trattenere le immagini che volevano fuggire via. 




martedì 13 dicembre 2011

Solo La Divina Commedia 2.0

Lasciate ogni speranza o voi ch'entrate...
Potrei iniziare così anch'io, perchè una volta provato non se ne esce più, ne vuoi ancora, senti di non poter rinunciare alle altre date anche se sei costretta...tant'è, a distanza di due settimane  non riesco  ancora a elaborare un pensiero compiuto in mezzo a quell'uragano di emozioni che mi ha attraversato il 26 novembre al Palaforum di Assago. Solamente chi l'ha vissuto potrà veramente comprendere cosa è capace di scatenare questo fantastico ragazzo che, a differenza di ieri in tv dove sembra semplice, quasi un amico, un vicino di casa, un po' imbranato e un po' gentiluomo, sul palco viene impossessato dal dio della musica e si lascia andare senza freni trascinandoti con sè ,non so bene se al paradiso o all'inferno.(  A dire la verità propendo per gli inferi, penso siano più divertenti!!)

Comunque già dal nostro arrivo al palazzetto  si sente l'aria di attesa mescolata all'allegria e all'ansia per il numero dei presenti...Non mi è mai successo di partecipare ad un concerto e preoccuparmi dei posti vuoti, di quanta gente ci fosse, mi bastava viverlo. Marco mi fa provare anche questo, perchè questo istinto di protezione, di volerlo sempre felice?
Ma è una paura immotivata perchè poco prima dell'inizio siamo circa 8000, tutti lì per lui!
Si spengono le luci e comincia l'intro con immagini proiettate sui pannelli che si rincorrono ossessivamente come la musica incalzante, Neero apre la scena con movimenti sinuosi e spalanca una porta bianca col numero 264,  si vede  Marco-Solo che urla in ginocchio con le mani legate dietro la schiena, dopo poco invece appare con tanto di giacca damascata e papillon, intonando Searching. E' emozione pura, vederlo su quel palco immenso dopo un bel po' di mesi, siamo tutti in fibrillazione. Io non sono seduta al mio posto, mi ritrovo sulle scale e molto spesso in piedi a ballare, non riesco a stare ferma.
Lui si guarda intorno mentre canta, non crede a ciò che vede, si interrompe quasi, mettendo una mano sulla fronte per ringraziarci!
Un gioco sporco: arrivano i ballerini e lui comincia già a sciogliersi, fa la tromba con la voce e alterna con lo scat e il funky, già mi incanto, solo lui riesce a miscelare sapientemente generi che tra loro fanno a botte. Inutile ripetere che lo ascolterei così tutta la notte! E intanto salta da una parte all'altra del palco come un grillo!!
Poi fa una pausa , si avvicina al bordo della passerella, si guarda intorno, si inginocchia per ringraziarci per essere lì, sembra che si accorga solo ora di quanti siamo, gli vengono gli occhi lucidi, stringe le labbra  e dice che stavolta non piangerà....Ma dove lo troviamo uno che ringrazia noi?
In viaggio verso me: sorprendente!!! E' riarrangiata in modo sublime, sembra tutta un'altra cosa, mi viene voglia di ascoltarlo in un localino intimo a luci soffuse e inizio a odiarlo un po': cavolo, avevo una cosa su cui poterlo attaccare e me la trasforma così? Oltretutto con le luci viola...ma come ti permetti, vuoi farmi morire qui seduta stante? E' un incanto!
La guerra: sui pannelli scorrono gocce di pioggia, lui farfuglia che quando piove e tira vento..., poi ride e attacca la canzone accompagnato dalle chitarre, a proposito, i ragazzi sono fenomenali, tutti in sintonia e preparatissimi!
Lui ci racconta che nel mondo tutt'oggi si stanno combattendo 26 guerre e che spera che una pioggia cada a lavare via tutte queste atrocità commesse dall'uomo.
C'è uno spezzone del Comic commentato da Marco e poi esplode il forum...In un giorno qualunque dove mette l'anima e ci sorprende tutti cambiando le parole finali.
Uranio 22: è coinvolgente, ci fa cantare e ballare, non sta un attimo fermo, è un vulcano, critica ancora il sistema che manda i ragazzi a combattere guerre inutili lavandosene le mani.
Psycho Killer:  inizia sospirando e ...è tutto un programma!! Cita Steve Jobs e l'elogio della follia, poi volteggia intorno al palo della lap dance e ride, non ci crede manco lui!!
Provocatore strampalato!!! Comunque è un'ennesima versione, quante ne ha? Si scatena nelle sue innumerevoli smorfie! E i ragazzi con quegli stumenti quanto ci danno sotto! Termina con un acuto da tenore, pazzo furioso!!!
L'equilibrista: altro momento di pathos, sui pannelli si alternano frasi della canzone e immagini di un Marco d'annata da cinema muto in bianco e nero che ci portano in un'altra dimensione, cullati dalla sua voce " vado via...da qui da questo posto che non mi vuole più..."mentre mima una camminata sul filo in bilico. Ecco, il pezzo che mi coinvolgeva di meno sul cd ora mi fa piangere, il Mengoni fa crollare tutte le mie certezze!!
Si preparano per l'intermezzo acustico Peter e Stefo, lui li prende in giro perchè stanno sudando e dichiara che invece a lui non succede mai e che gli applicano le gocce di sudore una ad una prima di entrare...
Fa Dove si vola, Lontanissimo da te, Questa notte interagendo con noi, ma all'improvviso si accorge di un imprevisto: un buco nei pantaloni, proprio lì...attimo di panico che naturalmente riesce a trasformare in una gag esilarante: prima canta No stress piegato a pancia sotto sullo sgabello, poi dice che si vergogna e cerca lo scotch per chiudere il buco!!!
Mangialanima: di nuovo miscela con lo scat e balla a perdifiato, facendo muovere tutti con lui!
Si spengono le luci, c'è un pianoforte sul palco, appaiono immagini di un Solo chiuso in una stanza di ospedale psichiatrico che accenna a suonare dei tasti immaginari e contemporaneamente si diffondono le note di Tonight suonate da Marco stesso,  incerte, delicate, sospese nell'aria come i nostri respiri. E' intimo, emozionante, un gioiello incastonato in una bolgia di luci, colori e suoni elettronici. Ne usciamo tutti frastornati e stupiti.
Poi per rompere l'incanto inizia Come ti senti con l'apporto dei ballerini, ci sono nuove frasi aggiunte che mi fanno quasi urlare dalla rabbia perchè so che sono vere e un intermezzo di samba, però, che ballerino!!!  Ma cosa sento? E' "I feel love" di Donna Summer? Sì sì, è proprio quella!! Peccato duri poco!
Con Stanco è scatenatissimo, la musica è disco, lui indossa una giacca con delle luci sulle spalle, terribilmente kitsch, come solo lui può permettersi di indossare impunemente e sfoggia tutto il suo repertorio di vocine! E' divertentissimo! 
Un finale diverso: non lo avrei messo in dubbio, è esagerato,  eccessivo, accentua tutto, fenomenale, esaltante, mi sembra di vedere un Renato Zero d'annata, strepitoso Marco! Prosegue con Fino  a ieri, ancora ballando e scatenandosi con i ballerini al seguito che ci deliziano anche con l'hip hop, bravissimi tutti!
Dopo tutto questo pandemonio che fa? Tanto il resto cambia, mi pare giusto!  
Ma dove trova il fiato per cantarla con quella voce celestiale? Ha una bombola d'ossigeno nascosta? Nel ritornello, quando si rende conto che tutti stiamo cantando con lui, chiude gli occhi, si emoziona  e allarga le braccia quasi come una resa o per accogliere tutto il nostro amore, lasciandosi andare....
Eccola: Dall'inferno, il cuore mi batte  a 2000, luci rosse, fuoco e fiamme, non so se è suggestione, mi sembra che cambi anche il suo sguardo, diventa quasi diabolico, quell'angelo è davvero Lucifero per un momento e ci trascina tutti con sè! Non credevo che riuscisse ad arrivare a quella nota finale..ha fatto sul serio un patto col diavolo o cosa?  Siamo tutti frastornati, vedo le mie amiche tramortite come se ci avesse attraversato un ciclone, ci scambiamo sguardi increduli e ci stringiamo le mani...
Un'altra parte di Comic con Neero e Solo che discutono, chissà quando uscirà la seconda parte! Solo dice a Neero che parla come Tremonti!!! Non riesce a essere mai serio !!
Ed arriva Solo : è stupenda, mi conferma quanto la senta dentro, per come la interpreta, con la coreografia, si piega su se stesso per mimare l'agonia del toro e si risolleva per la sua rinascita, "correrò, io mi salverò da lì...", siamo tutti in piedi ad applaudire! E' immenso, mi sorprendo  a pensare di quanto sia potente questo brano e forse sottovalutato. Esce.
Scorrono i titoli di coda con Un gioco sporco versione Cluster  e le immagini del backstage,  scherza da dietro le quinte al microfono, parla con suoi compagni, saluta Milano, dichiara che non vuole andare e che deve inventarsi qualcosa per proseguire. Sul pannello si susseguono i ringraziamenti tra i quali quelli al suo fanclub per l'immenso amore e sostegno. Chi vuole uscire? Siamo tutti incollati tra quegli spalti, gli occhi alla porta, aspettando che riappaia!  
Inizia la Ghost track, psichedelica, sensualissima, lui ancheggia come non mai, è la versione lunga, lo aveva promesso!
Da qui se pensavamo di aver visto un Marco scatenato ancora non sapevamo niente!! Saluta di nuovo, ringrazia e fa sfilare ballerini e musicisti uno per uno, rimanendo poi per ultimo come un vero stilista! E poi aggiunge: "E ora me ne vado in camerino a famme dù pianti, alla facciaccia di chi me vole male e di chi ce vole male!!"
Esce di nuovo ma non ci crede più nessuno, tornano i musicisti mentre lui continua a blaterare frasi senza senso, si  accendono le luci, rieccolo, chiede le luci accese per vederci tutti in faccia, inizia I can't stand the rain coll'immancabile megafono, credo che stiano ballando tutti ormai! E' esaltatissimo, fa anche Natural Blues, poi prima di In this world , tira su le braccia, ci guarda uno ad uno, seguendo tutto il forum come in un immenso abbraccio, chiudendo gli occhi come per trattenere quell'immagine di noi tutti infiammati per lui, per immagazzinare nella mente tutta la gioia che proviamo per questa fantastica serata e provocata dal suo amore per la vita e per la musica! Si commuove, canta ancora e  mi emoziono vedendo come si fa impossessare da questa dea e al pensiero che sta finendo.
Uscendo non posso fare  a meno di notare che siamo tutti col sorriso stampato in faccia, non sentiamo la stanchezza, il freddo, la fame, ma solo l'adrenalina e la felicità per aver condiviso un tratto di questo meraviglioso viaggio.





martedì 6 dicembre 2011

Marco & Marco

Finalmente ho scoperto il suo segreto: dentro quel corpo esile ci sono due persone!
 Un  ragazzo delicato che nella sua quotidianità si esprime sommessamente, alterna battute a perle di saggezza, osserva quello che  ha intorno con quegli occhi grandi e puliti, si veste in modo improbabile per chiunque altro, è umile e si schermisce di fronte ai complimenti, non può essere lo stesso che ha creato questo - troppo riduttivo chiamarlo concerto - vero e proprio show con tanto di luci, suoni, colori, piume, immagini e danze.
L'altro Marco è quello che  dal palco ti trascina con sè in un girone infernale intonando pezzi rock e dopo pochi minuti ti porta sulle nuvole con una ballad e la voce cristallina, che salta infaticabile da un punto all'altro, che abbraccia con lo sguardo e gli occhi lucidi di emozione tutti noi, uno per uno, che segue tutti i dettagli, che contamina i suoi  brani con intermezzi jazz , rap, discomusic e li trasforma di continuo con nuovi arrangiamenti, che mescola sapientemente sonorità retrò con l'elettronica passando da un genere all'altro, che balla freneticamente e coinvolge 8000 persone in un vortice di sensazioni,  che sa  uscire  da un imprevisto imbarazzante con disinvoltura dando vita a una gag divertente con la sicurezza di un artista consumato, che ironizza su se stesso e sulla vita in generale sfiorando anche temi caldi, che cura musici, ballerini, grafici, che suona un pianoforte immaginario e uno reale, che ti coinvolge emotivamente fino alle lacrime ammaliandoti con  quelle immagini  evocative che scorrono sui pannelli, che osa, che si mette in gioco e esagera, che provoca con la sua sensualità e i movimenti felini, che ha un mondo intero dentro che va aldilà dell'immaginazione e riesce ad esprimerlo proprio lì su quel palco,  in quelle ore dove tutto sembra sospeso ma che passano troppo in fretta in cui si dona a piene mani a noi che lo fissiamo incantati e frastornati, che ha creato un satellite di cuori che pulsano con il suo e che per uno stralcio di tempo vivono una strana alchimia in un universo parallelo fatto di abbracci, incontri, risate, gioia, lacrime e sogno, dove lui è il fulcro, un fiume in piena, straripante, generoso, mai pago, che non smette di ringraziarci per la nostra presenza e che concede il bis a luci accese per imprimersi negli occhi l'immagine del nostro calore. E' un vento impetuoso che spazza via la polvere e rende l'aria fresca e pulita, che sparge il polline per un risveglio del nostro senso musicale un po' assopito e a noi non resta altro che lanciarsi senza paracadute nell'abisso profondo della sua anima artistica e realizzare che saremo con lui anche alla prossima tappa perchè ormai non ne possiamo più fare a meno.


 





sabato 3 dicembre 2011

È cambiato, sicuramente maturato, non solamente a livello professionale
ma anche nell’aspetto e nel suo particolarissimo modo di interpretare le
canzoni.  
Sicuro e audace con un qualcosa in più negli occhi. 
Occhi profondi, scuri come la notte avvolti in una brillantezza da angelo
nero, elemento fondamentale del suo fascino. 
Marco Mengoni, poco più che ventenne ha già una carriera da fare
invidia a chi vorrebbe diventare una pop star e magari vincere il premio
più ambito nella musica: conquistare il cuore della gente e avere tanti
fan, pronti a seguirti ovunque, anche in capo al mondo, per ascoltare la
tua voce. 
Attrae e affascina il “fu Re Matto”; dopo il grandioso successo del
passato che per mesi lo ha visto in vetta alle classifiche, Marco ha
ricominciato il suo nuovo tour in tutta Italia scatenando l’urlo di gioia di
centinaia di ammiratori. Proprio lo scorso 27 settembre è uscito il suo
primo album di inediti dal titolo Solo 2.0, dove il primo singolo si chiama
Solo, una delle canzoni più scaricate su iTunes. 
Tantissime le visite su YouTube, per vedere il videoclip musicale, tanti i
fan che su facebook ogni giorno si iscrivono sulla sua pagina. 
Marco è tornato con una consapevolezza in più, svelata in questa intervista intima ed esclusiva.

Allora Marco, ti imbarazzano le interviste… Diciamo di sì. Non mi piace parlare molto con la stampa, trovo i giornalisti dei ficcanasi, anche se poi svolgono un importante lavoro d’informazione e gliene sono grato. 
Il tuo nuovo singolo si intitola Solo, ti senti mai solo?
 Sì, mi capita spesso di sentirmi solo, anche quando mi trovo in compagnia di altre
persone. Sono io che cerco la solitudine, mi piace, è un modo che ho per estraniarmi, per non pensare, per rilassarmi. È una cosa che fin da adolescente ho sempre cercato, ma non perché sono asociale, semplicemente perché mi serve per staccare la spina ogni tanto. 
Il filo conduttore che lega i dodici inediti dell’album Solo 2.0 è la solitudine, come mai questa scelta?
Perché con il passare degli anni mi sto accorgendo che una peculiarità della nostra epoca è l’isolamento delle persone. Persone che vivono in completo isolamento dal mondo, senza
amici, senza affetti, soli dietro i computer, i social network e le illusioni della rete web. Mi spaventa tutto questo. Con il mio nuovo album ho voluto raccontare questa tendenza, crediamo che facebook ci riempia di amici ma non è così. Io credo nel contatto diretto con le persone,
ho una visione forse troppo romantica dell’amicizia e del suo valore, mi piace la chimica quando due persone si conoscono, come si guardano, il profumo che ognuno di noi emana. Inoltre la solitudine a cui mi riferisco è la stessa che ho provato dopo la fine del mio primo tour:
nessuno  mi chiamava, la tristezza di sentirmi escluso, non sapevo che fare, sono stato malissimo, poi ho iniziato a lavorare al nuovo album.
Su Facebook hai tantissimi amici e nella vita reale?
Ho pochissimi amici, sono persone genuine che mi vogliono bene e di cui mi fido. Loro,
insieme a mia madre, sono le persone che mi stanno vicino nei momenti difficili e in quelli belli, grazie alla loro presenza mi sento forte. Quando sono lontano da casa mi mancano, così prima di iniziare un concerto telefono a tutti e mi danno la giusta dose di coraggio per iniziare.
Hai paura prima di salire sul palco?
Sembra stupido ma all’inizio avevo molta paura, delle volte mi tremavano persino le gambe. Ora sono più tranquillo, ho imparato a giocarmela di più, a lasciarmi andare, spesso anche improvvisando delle cose senza senso, come un vero folle,
poi sono o non sono il ‘Re Matto’?
Cosa ti dice tua madre, quando la chiami al telefono prima di un concerto?
Posso essere sincero?

Assolutamente, devi…
Merdaaaa!! (urla e sorride con leggerezza). È una sorta di rituale portafortuna e fino ad ora ha sempre funzionato.
Inoltre mi dice che mi vuole bene, che mi pensa e prega per me tutte le sere. Io la sento sempre vicina, è una donna straordinaria, la donna della mia vita. 
E oltre a tua madre c’è un’altra donna nella tua vita sentimentale?
Ho due amiche favolose, sono praticamente l’opposto, un po’ come l’acqua santa e il diavolo, con loro mi confido per ogni cosa, insieme sono il giusto equilibrio nella mia vita. Delle volte litighiamo, arriviamo anche a dirci cose molto pesanti, ma siamo legati da un affetto assoluto e grandioso. 
Io intendevo se hai una ragazza, se frequenti una donna? Sì lo so, ho capito perfettamente, è questo che non sopporto dei giornalisti! No, non frequento nessuna donna (se la ride sotto i baffi)
Come ti senti attualmente, spiritualmente parlando? Mi sento bene, sono felice e completo. È una cosa difficilissima da spiegare, ma per la prima volta da quando sono nato mi sento veramente bene, realizzato e con tutto ciò che mi serve per essere sereno. Sono un tipo molto nervoso, in passato ho sofferto di attacchi d’ansia, tremendi e difficili da curare, poi con lo yoga e l’aiuto di mia madre sono guarito. 
Attualmente vivo in un equilibrio perfetto, ho più sicurezza e mi sento realizzato, anche sapendo perfettamente che la strada è tutta in salita e non si finisce mai di imparare. 
Sbaglio o sei cambiato, hai qualcosa di diverso?
Sì è vero, è una consapevolezza nei confronti della vita e del mio lavoro. 

Ho maggiore fiducia in me stesso e in chi mi circonda, pur parlando di solitudine nel mio album credo che le persone siano il vero potenziale di cui ogni uomo non dovrebbe mai fare a meno. In questi ultimi mesi ho imparato ad apprezzare maggiormente le piccole cose della vita. 
I complimenti e ogni altra forma di riconoscenza che i fan mi dimostrano, li assimilo come un dono bellissimo, come una forma di energia in grado di ampliare la mia.
Sono felice perché mi sento amato, mi sento più accettato dal pubblico.
Mi sembra che sei stato sempre accettato dal pubblico, fin dagli esordi!
Sì, e ne sono felicissimo, ma prima vedevo il pubblico come delle persone che
decidono se piaci oppure no, in grado di fare il successo o l’insuccesso di un artista
con il loro giudizio e questo mi spaventava. 
Adesso, invece, vivo la vita con più serenità: so che mi vogliono veramente bene. 
Cosa fa Marco Mengoni quando non è impegnato con la musica?
Sembra strano ma ascolto altra musica.  I favolosi Beatles sono i miei preferiti, in
questo periodo poi Amy Winehouse almeno una volta al giorno l’ascolto, ho pianto
per la sua morte, una perdita terribile, era la mia cantante preferita, lei era veramente sola e soffriva. Per lei ho cantato al Festival Teatro Canzone dedicato a Gaber, lo scorso luglio, un momento indimenticabile che porterò sempre con me, ho pianto e tanto.
Mi anticipi i tuoi progetti futuri? Ho un tour favoloso e ricco di sorprese, la mia
attenzione è tutta concentrata lì. Inoltre sto pensando di organizzare un evento in
collaborazione con l’Unicef ad anno nuovo, voglio dedicarmi ai bambini, quelli
bisognosi di amore e cure, i bambini sono una ricchezza per lo spirito e per la vita.
Poi non so, penso di essere già molto impegnato così.
L o r e n z o   B e l l u c c i