martedì 30 luglio 2013

Il grande cuore di Marco

Potrebbe apparire paradossale che un ragazzo poco più che ventenne riesca a darmi lezioni di vita, eppure non mi vergogno di ammettere che è così e che non è la prima volta. Oggi alla notizia che Marco il 28 e 29 ottobre avrà due concerti a Los Angeles nell'ambito dell' Hit Week Live al Billboard Music Conference, avevamo già la testa tra le nuvole e facevamo un po' la solita caciara su twitter ma lui, nella sua grande umanità, invece di esultare e festeggiare ci ha riportato con i piedi per terra mettendo al primo posto la tragedia della strada di ieri sera e chiedendoci silenzio.  
So che non si dovrebbe mischiare il suo ruolo nella musica, il personaggio, con la persona vera, ma come è possibile separarli quando vedi trasparire la sua anima anche dalle piccole cose, da aspetti e atteggiamenti che dovrebbero essere normali, scontati in chiunque ma che invece fanno parte purtroppo di una piccolissima minoranza di persone? Piccoli gesti e attenzioni da parte sua che probabilmente agli occhi esterni possono essere niente ma a me riempiono il cuore di stima per lui e che lo rendono un grande uomo.
Un esempio? Quel modo pacato con cui dichiara che se potesse polverizzerebbe il premio dell'Ariston per darne una manciata ad ognuno di noi, che siamo gli artefici della sua vittoria, che incrociando una scolaresca nasconde la sigaretta per non dare il cattivo esempio ai bambini, che in passerella  a Malmo si sofferma a baciare la mano all'hostess che guida gli ospiti e poi aspetta e aiuta l'artista norvegese a scendere la scaletta, che dopo pochissime ore dallo spavento per l'inconveniente aereo che lo riportava in Italia e senza aver potuto provare, canta dal vivo in trasmissione, che non usa il playback neanche nei video perchè vuole dare un'immagine realistica a chi guarda, che è spontaneo e sincero e non pensa che ogni sua parola potrebbe essere usata per smuovergli una critica, che è una continua sorpresa perchè può presentarsi al pubblico vestito totalmente casual e senza nessun abbinamento logico oppure elegantissimo a seconda di come gli gira, che non riesce a spiegarsi il delirio che si scatena intorno a lui e si meraviglia ogni volta, che accentua i suoi difetti prendendosi in giro e imitandosi, che invitato a cantare per gioco coinvolge carinamente anche la collega Alexia che era seduta a guardare, che in mezzo a una canzone scorgendo una ragazzina disabile si inginocchia a parlarle dicendo poi con diplomazia che stava salutando una vecchia amica, che mostra le belle lacrime di commozione sbuffando ma senza vergogna. 
Se unisci queste caratteristiche al modo tutto suo di far musica e di darsi non puoi fare altro che lasciarti travolgere e incantare da questo pifferaio magico.









(foto di Grazia Tocchetto e Liz Argenteri)

domenica 28 luglio 2013

Ti porti via di tutto e poi mi lasci qui

A volte penso di essere io la strana o sotto effetto allucinogeno perchè mi ritrovo completamente inebetita a guardare certe esibizioni di Marco: occhi spalancati, mani tra i capelli, cuore palpitante. Poi passo in bacheca o su twitter dopo un concerto a leggere  i messaggi e mi rendo conto che è proprio lui che tramortisce con la sua voce, l'atteggiamento, il modo di muoversi e di stare sul palco, il suo essere. E allora non ce n'è proprio per nessuno!






giovedì 25 luglio 2013

"L'Essenziale Tour"- dettagli e date

Da un interessante articolo di Douglas Cole per Sound&Lite che consiglio di leggere per intero qui : https://soundlite.it/live-concert-3/item/508-marco-mengoni.html
ho estrapolato le risposte degli addetti ai lavori a "L' Essenziale tour"  che riguardano strettamente Marco.

Il direttore della produzione Pierpaolo Baldelli: Il tour sta andando benissimo – sempre sold-out – e siamo veramente contenti, è una piacevole scoperta.Ci sono alcune città dove potevamo sicuramente fermarci per diverse date. Intorno a Marco in questo momento c’è un grande entusiasmo: da un punto di vista artistico e dal punto di vista economico, questo è uno dei tour top dell’anno.“In tournée – spiega Pierpaolo – tra musicisti, management, artista, autisti bilici, produzione, merchandising eccetera, siamo ventidue persone, se non erro. È una produzione piccola che sembra molto grande. Siamo stati bravi nel fare una cosa piccola gestibile in teatro che però è pronta ad affrontare l’estate e sarebbe pronta ad affrontare i palasport con qualche variazione.secondo me, il talent è una grandissima opportunità per fare emergere talenti che abbiamo in giro ma di cui nessuno si accorge, magari perché non conoscono la figlia del discografico, perché non hanno modo di contattare una radio o perché non sanno quale sia la via per provare ad avere successo. Marco è un esempio eclatante: probabilmente sarebbe esploso lo stesso, visto il suo grande talento, però il talent show è stato un grande veicolo per arrivare subito al grande pubblico. Non ho nulla nei confronti dei talent, penso anzi che i giovani che emergono possano garantire un futuro ad un ambiente che inizia ad invecchiare, visto che i big sono sul palco da 30 e più anni.adesso intorno a Marco c’è una grandissima attenzione a livello discografico, che inevitabilmente si riversa anche sul live. Ad un certo punto si decide che questo ragazzo ha le capacità, ha la potenzialità e ha il talento per poter diventare, ammesso che già non lo sia, un nome top nel panorama nazionale e, dopo l’Eurovision, anche nel panorama internazionale. In quel momento si decide di fare investimenti importanti, anche in termini di personale, perché avere in tour Mamo Pozzoli e Alberto Butturini significa avere nomi di fascia altissima.

Mamo Pozzoli, il lighting e set designer, co-programmatore ed operatore: abbiamo un set di tipo “televisivo”, curato nei dettagli. Qui abbiamo cercato di lasciare certi dettagli a vista con un sapore, appunto, industrial. A Marco è piaciuta l’idea, perché il tour si chiama L’Essenziale.

Alberto Butturini, il fonico di sala:  La tournée è partita con delle aspettative molto grandi e le ha confermate in pieno durante il percorso. Noi abbiamo fatto finora teatri esauriti sempre, d’estate ci si aspetta altrettanto ed è stata aperta anche una coda autunnale. Quindi mi piacerebbe che di tournée così in Italia ce ne fossero almeno 50 Marco non si discute. Canta da paura e sa stare sul palco alla grande, quindi è un bel concerto che tocca un po’ tutti generi musicali: citazioni anni ‘60 ed anni ‘70, si va dall’hip-hop alla musica dance fino alle ballad... quindi il concerto è divertente. Il pubblico è in delirio, scatenato: a Napoli era una cosa indescrivibile, credo di non aver sentito l’impianto per tutta la sera! Sul palco ci sono due tastieristi, Gianluca Ballarin che fa essenzialmente i pianoforti e cura le sequenze, e Andrea Pollione che fa Hammond e tastiere. Poi ci sono due chitarristi, Peter Cornacchia e Luca Colombo, che si dividono egualmente le parti chitarristiche. L’arrangiamento è molto virato verso il chitarrismo ad incastro di parti. Poi ci sono Giovanni Pallotti e Davide Sollazzi alla batteria, due collaboratori di lunghissima data che Marco ha voluto tenere con lui. E poi c’è Marco che mette d’accordo tutti: qualunque cosa succede, lui in ogni caso raddrizza e porta a casa la serata.
Per mettere in piedi la tournée di Marco, ho avuto a disposizione tre giorni prima del debutto, partendo da zero, che sono veramente pochi per una tournée di un artista che ha vinto Sanremo e che sta facendo i teatri pieni.  Penso che Marco sarebbe comunque arrivato senza passare per il talent. Questo per lui sarebbe stato un percorso naturale, a prescindere dall’esistenza o meno dei talent show. Io sono del parere che il talento, quando c’è, esce in ogni caso. Dopo, è chiaro che loro hanno una visione un po’ diversa da quella che abbiamo noi nel mondo del live. Considera che tra me e Marco ci sono più di venti anni di differenza, potrebbe essere mio figlio. Io ho un vissuto di tournée, di anni, di artisti, di musica degli anni rock che mi fa vedere le cose con degli occhi probabilmente diversi rispetto ad un giovane talento come lui. Però, il rapporto che ha con noi è un rapporto di artista adulto. Quindi si confronta alla pari, lui sa quello che vuole e lavora con noi per raggiungerlo. Credo che questo sia il modo migliore per essere stimati tra le persone, perché noi stimiamo lui. Quando entra sul palco siamo sicuri che una grande serata ci sarà di sicuro; e lui stima noi perché gli ri-diamo indietro quello che lui fa sul palco; così cerchio si chiude. È giovane, però sa già come si fa questo lavoro.

Quando canta, Mengoni mantiene il palco come se ci fosse nato e sulla voce non ci piove. Viene supportato da una band in grado di cambiare genere musicale in un lampo, come lui... una capacità comunque ben calibrata e non abusata durante lo show.










Le prossime  date dell'Essenziale Tour:
27 LUGLIO         CERVIA (RA) - Piazza Garibaldi
04 AGOSTO       PAESTUM (SA) – Teatro Dei Templi
06 AGOSTO CAGLIARI – Arena Sant’Elia
10 AGOSTO VILLAPIANA (CS) – Anfiteatro
13 AGOSTO BOLGHERI (LI) – Arena della Rocchetta
18 AGOSTO MACERATA – Sferisterio
19 AGOSTO PESCARA – Teatro D'Annunzio
21 AGOSTO SAN PANCRAZIO SALENTINO (BR) – Forum Eventi
23 AGOSTO RONCIGLIONE (VT) – Stadio Comunale
26 AGOSTO TAORMINA (ME) - Teatro Antico
27 AGOSTO PALERMO – Teatro di Verdura
31 AGOSTO VERONA – Teatro Romano
1 SETTEMBRE VERONA – Teatro Romano
25 SETTEMBRE MILANO – Teatro degli Arcimboldi
26 SETTEMBRE MILANO – Teatro degli Arcimboldi
28 SETTEMBRE ROMA – Gran Teatro
1 OTTOBRE BOLOGNA – Europauditorium
6 OTTOBRE ROMA – Auditorium Parco della Musica
9 OTTOBRE NAPOLI – Teatro Augusteo
11 OTTOBRE FIRENZE – Teatro Verdi
12 OTTOBRE TORINO – Teatro Colosseo
17 OTTOBRE TORINO – Auditorium del Lingotto
19 OTTOBRE FIRENZE – Teatro Verdi
20 OTTOBRE MILANO – Teatro degli Arcimboldi
22 OTTOBRE MILANO - Teatro degli Arcimboldi







 (Foto di Francesca Lorenzoni, Viviana Edera, Lucia Lena, Silvia Bianchi, Grazia Tocchetto))



mercoledì 24 luglio 2013

Tienici con te

Non amo particolarmente date e ricorrenze, non festeggio neanche le mie e mi ricordo dei compleanni solo perchè mi avvisa FB, ma oggi tutti o quasi stanno rammentando i tuoi esordi  e allora posso solo dirti che quando ti sento ringraziare tutti quelli che ti sono sempre stati vicini anche nei momenti difficili, mi fa stare bene sentirmi compresa in quel "tutti" e sapere che aver creduto in te è stata la cosa migliore che potessi fare per me stessa. 
Certo, sarebbe stato meglio se quei periodi non fossero esistiti, ma è anche grazie a loro se ora siamo così forti, se siamo sicuri che qualsiasi cosa accada saremo pronti ad affrontarla insieme e a godere di ogni singolo istante che possiamo condividere.
Grazie per aver scelto la musica e perchè ci dai l'opportunità di vederti crescere e di rinforzare giorno dopo giorno il nostro meraviglioso legame. Insieme a te non mi sento mai sola. 


venerdì 19 luglio 2013

Sul palco di Radio Bruno Estate

Sono passati alcuni giorni  ma quando si tratta del Mengoni ho bisogno di tempo per metabolizzare!
Quando ha scritto "ogni volta dico questa e mai più" per caso si riferiva alle nostre esclamazioni quando ci sorbiamo ore sotto il sole, il caldo, il freddo, i disagi, ascoltiamo o guardiamo programmi insulsi con personaggi improbabili pur di assaporare una sua esibizione? Perchè dopo i Music Award di Firenze con la fregatura delle prove mancate ( ma mi vanto di poter dire che quello di Pallotti è stato un pezzo unico!) mi ero ripromessa di non farlo più e invece manco a farlo apposta dopo un mese ci sono ricaduta con Modena. Alla fine credo che la sua definizione "l'esercito" sia proprio azzeccata perchè ci sottoponiamo a delle vere e proprie prove di sopravvivenza, non ultima quella di difendere con il pugnale tra i denti le postazioni guadagnate, che se solo provi a muovere un piede all'indietro sei fregata per sempre!
Mai avrei immaginato di ritrovarmi alla mia età a fare cose che non amavo neanche da adolescente: trovarmi in mezzo a ragazzini urlanti, scalmati, spesso volgari, recitando dentro di me " ora me ne vado...non reggo più... no dai, resisti, ormai ci sei, assurdo tu ceda  a questo punto dopo aver sopportato queste ore, magari te ne vai e lui arriva..." e così per sei, otto, dieci volte.
Finchè finalmente non senti strepiti e urla dal retropalco e immagini che sia arrivato lui, la star della serata da come viene acclamato! Un sms mi avvisa " sta firmando autografi  a tutti qui dietro", sì col cavolo che mi sposto, sono solamente quattro ore, ormai ho messo le radici e poi a me dell'autografo non importa niente in realtà!
 Sale sul palco: prova...e sappiamo tutti quanto non siano mai sufficienti sia per lui che per noi  E' inutile, vivrebbe sul palco, si vede che è riluttante ad andarsene: gioca con la bandiera che ha sulle spalle, beve l'acqua, parlotta con Marta, si accorda con la band, ride, allunga le gambone, scherza con alcune che gli urlano la frase "sei bellissimo" facendo il segno del naso di Pinocchio, Marta fantastica che riprende tutti noi che cantiamo, è stupendo notare quanto tuttora si stupiscano di vedere quello che succede intorno a loro, ancora oggi io mi domando dove saremmo in questo momento se non fosse passata "L'essenziale" a Sanremo, ma meglio non pensarci.
Lui è una spanna sopra gli altri come sempre, prova "Pronto a correre" e  "Non me ne accorgo"  e quindi forse possiamo davvero sperare che sia il nuovo singolo? Io ne sono convinta da quando in una trasmissione radio l'ha scelta per farla ascoltare, perchè a volte colgo dei segnali da lui, ma magari mi faccio i film mentali, per esempio che abbia portato tutti noi fan sul palco tramite quella bandiera, mentre in realtà forse gli piace come gli dona il tricolore!! Comunque è stato l'unico a cantare due canzoni intere e poi si è dedicato di nuovo ai fan assiepati nel retro dispensando autografi, foto e sorrisi.
Il resto della serata l'ho vissuto da una transenna a lato del backstage perchè quando era il suo momento non è stato più possibile infilarsi in un posto decente dalla troppa ressa, per cui l'ho visto dal maxischermo e non coglievo tutto quello che diceva, ho solo sentito che ha ringraziato i fan come sempre e che all'invito ad andare alla data di Cervia ha aggiunto "se non avete niente da fare e volete venire..." , sempre il solito, un maestro nell'autopromozione!
Una giornata stancante ma tutto viene ripagato dall'emozione di sentire una piazza intera cantare con lui, "Pronto a correre" "Non me ne accorgo" e "L'essenziale", quello che sei mesi fa potevamo solo sognare.




martedì 16 luglio 2013

L'essenziale Tour a Siena

Ieri sera sono stata a Camaiore per il Festival Gaber a vedere Maurizio Lastrico (veramente bravo tra l'altro). Da quando seguo Marco da vicino non posso fare a meno di mettermi dalla parte dell'artista, di immaginare le sue ansie sul pubblico che si troverà di fronte e ripenso a quanta verità ci sia nelle sue parole: le persone che hai davanti  possono davvero cambiare il corso alla tua giornata, in bene o in male, ridarti fiducia se l'avevi un po' spenta e caricarti a continuare o deluderti ed essere obbligato a far di tutto per smuovere entusiasmo. Per questo mi ricollego alla data di Siena di pochi giorni fa di "L'essenziale tour":
in qualsiasi tappa vengono organizzate sorprese per Marco mentre in Piazza Duomo non ce ne sono state. Senza voler generalizzare, noi toscani forse siamo un po' cinici, schietti, probabilmente un po' freddi ma sinceri e non so se lui si aspettasse palloncini, cartelli o altro ma ripensandoci a mente ferma mi rendo conto che deve  essere stata veramente dura poter credere che le persone avrebbero aspettato pazientemente tutto quel tempo senza dare in escandescenze, considerando anche l'assenza di bagni e la scarso ordine di sicurezza. Credo che la nostra sorpresa sia stata questa e che sia stata apprezzata, visto anche quanto si è speso per regalarci una serata indimenticabile. Il mio grazie va anche a quanti si sono dati da fare su quel palco e sotto, dai musicisti, ai tecnici tutti. 

















 (Foto di Francesca Lorenzoni )

venerdì 12 luglio 2013

Ma non so dire no

Ogni volta dico "questa e mai più"...
non è che sia proprio così: di solito ho già in tasca il biglietto per una prossima data ma è indubbio che ad ogni concerto penso che sia impossibile innamorarsi ancora di più del suo essere artista e persona e puntualmente mi rendo conto che invece succede, sempre, tutte le volte. Dove vogliamo arrivare?
Sarà stato il timore che saltasse tutto a causa del maltempo e il conseguente danno al mixer, le ore di attesa (tra l'altro con un pubblico educato e paziente, tutti seduti ad aspettare senza perdere fiducia), il fatto che notoriamente Marco tenda a dare il massimo e anche di più nelle difficoltà o semplicemente la sua capacità di migliorarsi data dopo data, ne è uscito un concerto strepitoso con un'acustica eccezionale, musicisti al top, una piazza Duomo colorata e gremita all'inverosimile e un Marco felice di condividere con noi la sua soddisfazione per questo anno fantastico. Ci ha ringraziato più volte e tutti: quelli che ci sono sempre stati, quelli che si sono aggiunti in seguito e i nuovi arrivati, esprimendoci anche la sua gratitudine per il pezzo che gli è stato scritto da Fossati; come ho avuto modo di scrivergli in bacheca, dovrebbe rendersi conto una buona volta, il testone, che se non avesse valore i grandi autori non gli affiderebbero mai un loro pezzo indipendentemente dal seguito di fan e che noi possiamo solo partecipare al suo orgoglio ma il merito è tutto suo.
Da Siena porto con me le sue iniziali mani al cielo per implorare clemenza, la complicità su “Non passerai”, la delicatezza di “Avessi un altro modo”, “ Tonight”, “L'equilibrista”, la perfezione nel canto di “Dall'inferno” che mi ha strappato un'esclamazione a voce alta pittoresca e tipica toscana, l'energia di “Spari nel deserto” ormai assunta a mia preferita, la giocosità di “Questa notte”, l'amore nei suoi occhi di “In un giorno qualunque”, l'abbraccio collettivo col quale ci stringe tutti a sé. E sì, in questo tour il filo rosso che ci lega a lui non è solo la condivisione ma anche l'Amore, quello che ormai ci accompagna da più di quattro anni e che non passerà mai.













"Quanti significati sono celati dietro un abbraccio? Che cos'è un abbraccio se non comunicare, condividere e infondere qualcosa di sé ad un'altra persona? Un   abbraccio è esprimere la propria esistenza a chi ci sta accanto, qualsiasi cosa accada, nella gioia che nel dolore. Esistono molti tipi di abbracci, ma i più veri ed i più profondi sono quelli che trasmettono i nostri sentimenti. A volte un abbraccio, quando il respiro e il battito del cuore diventano tutt'uno, fissa quell'istante magico nell'eterno.  Altre volte ancora un abbraccio, se silenzioso, fa vibrare l'anima e rivela ciò che ancora non si sa o si ha paura di sapere. Ma il più delle volte un abbraccio è staccare un pezzettino di sé per donarlo all'altro affinché possa continuare il proprio cammino meno solo." (Pablo Neruda)
 





(grazie a Francesca Abbati per il video e a Francesca Lorenzoni per le foto)

sabato 6 luglio 2013

Chi non dice ciò che pensa di me

Pochi giorni fa ho scritto che avrei preferito non ci fossero troppi cambiamenti nel tour estivo e a quanto pare sono stata accontentata.
Finalmente è riapparsa "Solo" anche se ad un primo ascolto, escludendo la parte cantata sempre meglio, non sono molto convinta sull'arrangiamento perchè perde un po' della sua intensità ma sono certa che cambierò idea tremila volte.  
Leggo però anche delusione per le canzoni che sono state tolte (a proposito: "Searching"... te la sei proprio dimenticata o non ha senso cantarla perchè hai trovato quelli che stavi cercando?) e se da un lato, ricordando la tua frase " Non mi fido più neanche un po' di chi tace e non dice ciò che pensa di me" credo tu abbia bisogno di conoscere i pareri di chi ti ascolta per regolarti di conseguenza, dall'altro penso che man mano che la tua carriera procede e il numero di dischi aumenta, sia scontata una scrematura sui brani da portare in tour per cui dovremo abituarci a qualche perdita a meno che tu non voglia fare un concerto di 48 ore.  
Sicuramente sono antica, ma l'uso dei social network spesso ci dà l'illusione di essere tutti amici e di poter scrivere qualunque cosa ci venga in mente, superando anche il limite invalicabile del rispetto. Faccio un esempio stupidissimo: se io dicessi " Non ti azzardare più a mettere quel cappellino perchè fai schifo, non voglio più vederti così" (a parte che la risposta che mi darei da sola sarebbe "non mi guardare, nessuno ti obbliga) non starei più soltando esprimendo un mio gusto ma cercherei di imporre il mio volere offendendo una persona e purtroppo questo atteggiamento mi sembra stia dilagando. 
E' anche vero che a volte si creano dei polveroni basati sul nulla, che qualunque piccola cosa viene enfatizzata e probabilmente chi vive nell'ambiente dello spettacolo è abituato a tutto e non ci dà il minimo peso, vedendo da fuori però spesso mi infastidisce.Comunque aspetto di godermi la mia nuova tappa cercando di vedere il meno possibile anche se so che le sorprese con lui non mancano mai.






mercoledì 3 luglio 2013

A proposito di Gaber

Facendo una ricerca sul web ho ascoltato alcune interviste che Dalia Gaberscik ha rilasciato in occasione dell'uscita del triplo album "...Io ci sono", per riportare qui le sue parole nei confronti di Marco (  E' stato magnifico, direi sorprendente nell’interpretazione di “Destra sinistra”. Ho apprezzato tanto lui, quanto i suoi fan, che ormai popolano abitualmente le pagine web e i nostri social. Ci hanno chiesto come e dove trovare i dischi e tutta la letteratura di papà ) ma confesso che mi sono distratta da quell'intento. Non so perchè mi faccia quest'effetto, e non è la prima volta, ma quando raccconta aneddoti sulla vita di Gaber mi emoziono, riesco a percepire attraverso la sua voce l'amore e l'orgoglio che prova per quel padre così celebre e celebrato.
Sono affascinata da chi ha avuto la fortuna di crescere in ambienti ricchi di arte, di qualsiasi natura essa sia e in particolare ho una profondissima stima per lei perchè ha saputo affrancarsi dal lavoro dei genitori pur rimanendo in quell'ambito e perchè riesce a perpetuare l'opera di suo padre con devozione e determinazione e poi sono rimasta colpita in tempi non sospetti ( quando ancora non era nell'aria che la sua agenzia di comunicazione, la Goigest, si sarebbe occupata anche di Marco) sentendo, durante la conferenza stampa per il Festival Gaber del 2011, con quale fermezza ha difeso la scelta della partecipazione di Marco di fronte alle domande insinuanti di qualche critico musicale.

Sarebbe facile pensare che tutti i complimenti e le belle parole spese per lui da quel momento siano dettate da interesse ( durante il Festival di Sanremo: "nessuno canta come Marco Mengoni, non è un opinione, non è tifo. E' un dato oggettivo") ma sono convinta che prima di diventare suo ufficio stampa in lei sia nato un sincero apprezzamento per le sue doti artistiche e, azzardo, anche del vero affetto. Le sono riconoscente come a tutte le persone che hanno contribuito a far sì che Marco trovasse il suo posto nel mondo della musica.



(foto di Liz Argenteri)



Gli appuntamenti in Versilia per il decennale Festival Gaber





lunedì 1 luglio 2013

Marco's breakfast

Questa mattina Marco ci ha augurato il buongiorno davanti ad una sostanziosa colazione, in vista degli impegni di oggi, accompagnando il tutto con queste parole:  
"L'ENERGIA NECESSARIA X INIZIARE A LAVORARE..NN VEDO L'ORA DI CANTARE CON VOI SOTTO UN CIELO DI STELLE #esercito BUONGIORNOOOOO"


E se non vede l'ora lui, figuriamoci noi!