Sono affascinata da chi ha avuto la fortuna di crescere in ambienti ricchi di arte, di qualsiasi natura essa sia e in particolare ho una profondissima stima per lei perchè ha saputo affrancarsi dal lavoro dei genitori pur rimanendo in quell'ambito e perchè riesce a perpetuare l'opera di suo padre con devozione e determinazione e poi sono rimasta colpita in tempi non sospetti ( quando ancora non era nell'aria che la sua agenzia di comunicazione, la Goigest, si sarebbe occupata anche di Marco) sentendo, durante la conferenza stampa per il Festival Gaber del 2011, con quale fermezza ha difeso la scelta della partecipazione di Marco di fronte alle domande insinuanti di qualche critico musicale.
Sarebbe facile pensare che tutti i complimenti e le belle parole spese per lui da quel momento siano dettate da interesse ( durante il Festival di Sanremo: "nessuno canta come Marco Mengoni, non è un opinione, non è tifo. E' un dato oggettivo") ma sono convinta che prima di diventare suo ufficio stampa in lei sia nato un sincero apprezzamento per le sue doti artistiche e, azzardo, anche del vero affetto. Le sono riconoscente come a tutte le persone che hanno contribuito a far sì che Marco trovasse il suo posto nel mondo della musica.
(foto di Liz Argenteri)
Gli appuntamenti in Versilia per il decennale Festival Gaber
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