lunedì 16 aprile 2012

Castelleone punto zero

Senza svelare niente di quanto andrete ad assistere, ecco le mie impressioni a caldo sul mio vissuto di ierisera. 
E' uno spettacolo raffinato, elegante, suggestivo, la scenografia è minimale , semplice ma d'effetto. Ti immergi completamente nella musica, così come la sente colui che te la rappresenta, così come la vuole fare, perchè quel piccolo grande uomo che è capace di riempire un palco, che è naturale ma nello stesso tempo non compie un gesto, uno sguardo,  non pronuncia una parola , senza un'intenzione precisa, sa tenerti incatenato al suo volto, alla sua voce, che ha assunto nuovi colori, più bassi, più misurati, carezzevoli. E' magia pura, restiamo tutti col fiato sospeso con la paura di contaminare anche solo un suo respiro, per il timore di perderci un'espressione. Il cuore batte forte, sembra voler uscire dal petto, ho quasi paura che si senta pulsare e che copra qualche nota, restiamo  incantati, con la consapevolezza di quanto Marco sia un continuo divenire, con la meraviglia di trovarlo ancora cresciuto, ancora più in alto, ancora più grande. Ogni volta di più. 

 (foto di Giulia Lansarotti)

2 commenti:

  1. Basta lui sul palco, anche quando c'erano scenografie, tutta l'attenzione era per Lui, il resto solo contorno. Il pubblico e' catturato dalla sua bravura

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  2. l'ho perso questo battesimo del tour teatrale che era sogno mio dall'inizio dei tempi mengoniani e lo rimpiangerò per sempre...la mia prima data zero mancata!

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