venerdì 13 aprile 2012

Mi piace il contatto

Motown, blues, calore e follia. Marco Mengoni è meno re ma sempre matto. E' sceso dal trono portandosi in dote quella sana pazzia che ne ha fatto uno dei più talentuosi artisti italiani dell'ultimo decennio. Il "Solo Tour 2.0" arriverà a Genova, dopo Milano di giovedi 19. L'appuntamento è per sabato 21 al Genovese, alle 21. Abbiamo incontrato Mengoni alla vigilia delle prove.
   
L'attesa è alta?
"Dice?" 
La gente i biglietti li compra e dunque...
" Cerco di restare fuori dalle logiche commerciali. Ora devo dare un senso compiuto al concerto che rispetto al precedente è un'altra cosa: è più asciutto, mi rispecchia ancora di più"
Qual è l'elemento più forte?
"Torno alle mie sonorità delle mie origini, ai suoni Motown, al blues, al soul, al rock'n roll  più sexy e sporco . Oggi è tutto tecnologico e io voglio che vinca la musica. Per la perfezione ci sono i dischi"
 E' un precisino?
"Io? Mi vede? Se al terzo tentativo non funziona si cerca un'altra  canzone. Amo i live e gli eventuali errori che portano. Anche i video saranno poco più di una cornice, voglio suonare.
Che è rimasto del re matto?
"Lo guardo con tenerezza. Sono cresciuto"
 Affrontare i teatri la spaventa?
"La botta emozionale ci sarà ma arrivo da un Forum di Assago con novemila persone: lì ho davvero rischiato di farmela addosso. Vedere tutte quelle persone che hanno affrontato un viaggio e delle spese per venirmi ad ascoltare è un'emozione unica"
Quindi i teatri saranno una passeggiata?
""Ma che scherza? Sono luoghi più vissuti e c'è un contatto più forte con la gente: lì si moltiplicano calore e errori, ti arriva in faccia il fiato della gente, ogni minuzia è amplificata. Sa cosa le dico?"
No
" Non vedo l'ora di sudare per questa gente"
Per altro lei con i fan ha un buon rapporto
"Sono un po' mormone"
In che senso?
" Mi piace il contatto fisico, guardare le persone, toccarle. I social network non lo permettono"
Come vede il futuro dei giovani?
"In questo periodo lo vedo proprio male...Serve creatività per inventarsi posti di lavoro. Ci sono un'infinità di laureati che non hanno sbocchi"
Andare all'estero?
" Ci sta, è una bella esperienza, si imparano le lingue e si va via, da questo paese per vecchi. Io difendo i giovani. Ne ho tanti che lavorano con me. Sul palco ci sarà un trombettista di 19 anni."
Coerente sempre.
"Sono vero. Lo sono sempre, anche in un concerto come quello che vedrete a Genova, più intimo." 

(Fabrizio Basso per il Secolo XIX) 
 
 (Foto gettyimages)






3 commenti:

  1. "Ma che scherza? Sono luoghi più vissuti e c'è un contatto più forte con la gente: lì si moltiplicano calore e errori, ti arriva in faccia il fiato della gente, ogni minuzia è amplificata. Sa cosa le dico?"
    No
    " Non vedo l'ora di sudare per questa gente"
    Wow...Marco sei PURA MUSICA!!!
    Grazie Carmen per aver riportato questa bella intervista :)

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  2. e' veramente una bellissima intervista sei sempre unico Marco e noi ti amiamo per questo il tour dei palazzetti sono stati fantastici pieni di emozione ma questi nei teatri saranno ancora piu' emozionanti non vedo l'ora di astistere al suo concerto per provare le stesse emozioni di sempre Marco sei una persona semplice bella fuori e bella dentro in bocca al lupo per il nuovo lavoro e grazie ancora per quello che fai tu riesci sempre a farci stare bene con la tua musica grazie

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