mercoledì 25 luglio 2012

Il tour teatrale nel cuore


Nelle cuffie le canzoni del tour teatrale, cerco le ragoni delle mie scelte, le versioni del "cuore", quelle che si sono conquistate un posto d'onore nel mio mp3. Ovviamente inizio con quelle vissute di presenza e quindi evocatrici di ricordi ed emozioni più forti (ho avuto la fortuna di trovare quelle di La Spezia e di Roma registrate ottimamente!), poi  per forza di cose quelle con il suono più nitido che possa permettere un buon ascolto. Esistono però anche quelle che ho scartato e non solo per motivi di spazio ma per sensibilità mia:  
- quelle relative alle date siciliane perchè nonostante Marco sia stato impeccabile, non riesco a godermi la sua voce consapevole della fatica e dei sacrifici che avrà dovuto affrontare con quel febbrone addosso.
 - quelle di Rimini anche se non so spiegarne bene i motivi.  Forse perchè il palazzetto non era la location adatta per un tour concepito per il teatro, nonostante l a sua capacità di adeguarsi a ogni situazione, ho percepito in quella serata qualcosa che non mi ha convinto, come se non fosse totalmente felice, soddisfatto di quanto  stava dando e ricevendo. Sicuramente è una sensazione sbagliata ma non me le fa rientrare tra le preferite. 
- Lugano  "Tanto il resto cambia"...continuo a vederlo condiviso da molti come un momento emozionante ma io vado controcorrente come i salmoni. Mi ha fatto solo male ( infatti l'ho visto solo una volta) assistere al suo cedimento emotivo al termine della canzone  (credo molto intimo) ed andarci a struggere sopra mi dà l'impressione di volermi accanire sulla sua sofferenza in quel frangente.
Voi cosa ne pensate? Qual è l'aspetto che vi fa preferire una versione al posto di un'altra? (potete commentare tranquillamente, non c'è bisogno di registrarsi)


3 commenti:

  1. Mi fa invidia chi riesce ad analizzare i brani e le emozioni annesse...Ci ho provato a volte ma non riesco mai ad arrivare ad una motivazione credibile sul perchè mi emoziona tanto "quella" versione piuttosto che "l'altra" di uno stesso brano...Dopo anni di ascolti musicali, la cosa che ho imparato e che adesso mi piace tantissimo, è proprio quella di non analizzare niente...Le emozioni nella musica, secondo me, non hanno regole nè spiegazioni..per esempio nelle bellissime interpretazioni di Marco nel Teatrale di "The fool on the hill" e "The swich" io ADORO E AMO la versione di Napoli...è una cosa che sento...nella pancia...e non so proprio spiegarne il motivo :)Grazie Carmen per l'occasione di confronto...forse mi aiuterà a capirci di più :)

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  2. ma no Mariella, non puoi capire le mie motivazioni e farle tue, sono soggettive e poi da perfetta incoerente quale sono,anche le mie scelte variano secondo il mio stato d'animo. Magari tra un po' rivaluterò anche quelle che ora non riesco a vivermi con serenità!

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  3. .... io ancora sto scoprendo le mie motivazioni ed emozioni, ogni volta che ascolto una versione ci trovo qualcosa che prima non avevo valutato e che invece mi è piaciuto in un secondo tempo ... perciò non escluderei proprio nulla, anzi ...... man mano che vado avanti quelle che prima mi sembravano errori o sporcature ora mi piacciono da morire, per cui mi do tempo, con la musica (che è il mio pane quotidiano) ho il massimo rispetto e non scarto proprio niente!!! .... smisurata ammirazione per chi riesce a tirare fuori tutto di sè senza curarsi di come gli altri possano interpretare o fraintendere!!! ... ci vuole coraggio e consapevolezza di ciò che si vuole far arrivare, a prescindere!!!
    io lo amo <3
    barbara

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