giovedì 22 novembre 2012

Pensiero indipen...DENTE

Da un'interessante intervista a Dente che, come sappiamo, ha scritto Mangialanima per Marco (per leggerla tutta cliccare qui: http://quotemagazine.wordpress.com/2012/11/20/chi-ha-pane-non-ha-dente-intervista-a-giuseppe-peveri/ ),
ho estrapolato un frammento che mi ha colpito maggiormente e che afferma ciò che io sostengo da sempre. Dente ha saputo spiegarlo meglio di me:

"Il dibattito tra indipendente e mainstream è sempre un tema spinoso. Spesso, non appena un musicista o una band indipendente fa successo e comincia a girare su radio e televisioni viene accusato di essere diventato mainstream, quasi come se voler far sentire la propria voce al di là dei piccoli club fosse una bestemmia.  Perché in Italia il desiderio di fare successo sembra spesso sinonimo di “vendersi”?

È una mentalità abbastanza stupida. Io ho sempre creduto che se una cosa di valore diventa popolare sia ancora migliore. Io sono felice se accade, perché vuol dire che il popolo è intelligente e ascolta cose di valore. La cosa che mi fa più rabbia di questa mentalità è proprio il fatto che se io faccio un disco per conto mio e a te, amante della musica indipendente, piace moltissimo, se questo disco fosse uscito per una major e avesse girato su tutti i network a te avrebbe fatto schifo. È una mentalità stupida perché è condizionata dal veicolo. Non si parla della musica, ma si parla di come la musica arriva. Allora, se ti arriva attraverso la televisione per un certo pubblico fa schifo, mentre per un altro tipo di pubblico è l’unica cosa possibile. Calcola che la maggior parte della gente considera una cosa reale solo se la vede in televisione. Se io non vado in televisione, per il 90 percento del popolo italiano non esisto.

Sanremo è un po’ l’emblema di questo fenomeno, no? Prendi Afterhours e Marlene Kuntz che vanno a Sanremo e si scatena il macello, Godano è costretto a scrivere sul sito dei Marlene un comunicato stampa in cui giustifica la partecipazione a Sanremo … C’è questa fobia.

Sì, decisamente. C’è questa fobia di mettere un piede dall’altra parte, di passare dalla parte “sbagliata” del muro che ci deve dividere per forza. Ma in realtà questo muro non dovrebbe dividerci. A me piace l’idea di mischiare le cose. Io ho scritto il testo per una canzone per Mengoni: mi ricordo che lo dicevo alle presentazioni che facevo alla Fnac e la gente in platea diventava di ghiaccio. Ho scritto il testo per una canzone bella che è stata cantata bene, perché non si può dire che quell’uomo canti male! Quindi cosa c’è di male? È un male che qualcuno che solitamente non mi ascolta adesso mi conosca? Cosa ho tradito? Niente."

Queste classificazioni io non le ho mai comprese fino in fondo: dibattiti infiniti tra musiche di diverse appartenenze, demonizzazione del pop, equiparato alla bassa cultura musicale
Mi altero perchè è lo stesso concetto del pregiudizio sulla provenienza di un artista, l'etichetta che Marco si porta dietro costantemente. Senza contare la critica al valore dei testi che canta; vorrei proprio capire perchè da lui si pretenda sempre e subito l'eccellenza, come se, tra l'altro, quello che si sente in giro fosse chissà quale componimento poetico (sfido a tradurre una qualsiasi canzone inglese e vedere se in Italiano avrebbe lo stesso successo).  
Pare che in Italia siamo tutti di livello aulico salvo poi far salire alle prime posizioni delle classifiche motivetti inascoltabili o, soprattutto, tagliare i finanziamenti alla cultura.
Come pure il bisogno di doverlo per forza incanalare in uno stile preciso. 
Se gli piacciono e riesce a lavorare su più direzioni, perchè non lasciarlo provare? Adoro quando riesce a armonizzare perfettamente i generi diversi, a miscelarli. 
Mi stimola a ricercarli e a seguirlo attentamente, mi incuriosisce e mi fa stare bene. 
E' questo è il compito primario della musica o no? 



(Foto di Francesca Lorenzoni)

3 commenti:

  1. Il pregiudizio...A lui, forse ,l'ingrato compito di "aprire" la strada ad un nuovo modo di fare musica, di ascoltarla...quì in Italia. Io alcuni segnali già li vedo...perchè una meraviglia tale, grida forte!! Sono troppo ottimista?
    Coraggio guerriero...Tua cit ;)

    RispondiElimina
  2. Condivido il pensiero di Dente. Il pregiudizio nei suoi confronti è duro a morire.
    Grande Marco.

    RispondiElimina
  3. Il pregiudizio è duro a morire nei confronti di Marco.
    Vola, grande Artista. Noi siamo al tuo fianco.

    RispondiElimina

I commenti vengono controllati prima di essere pubblicati