domenica 3 febbraio 2013

Voce a colori

Tra i tanti giudizi sulle canzoni di Sanremo leggo: "Mengoni deve decidere che personalità assumere"... e chi lo dice? C'e' una legge in proposito? Tra tutti i suoi pregi c'è proprio quello di essere poliedrico, di riuscire a entrare in qualsiasi canzone e lasciarci la sua impronta, di non essere scontato.
Mi viene solo da rispondere a queste persone che amano le strade diritte senza curve e avvallamenti, che non  amano le sorprese, che viaggiano su binari prestabiliti, che pretendono di insegnargli le regole del canto e di incanalarlo in uno schema, di rivolgersi a uno dei tanti che affollano il nostro panorama musicale. Io sto con ancora con lui che è capace di spiazzarmi con l'arcobaleno nella voce e i colori dell'anima.   




3 commenti:

  1. una personalità costruita dunque? ce ne sono già tante di identità preconfezionate e false.... ma per carità!! io mi auguro che Marco rimanga sempre una persona autentica a prescindere da quello che gli altri si aspettano, era ora che arrivasse uno come lui!! non sai mai cosa aspettarti... bene così!! grazie Carmen!
    barbara

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  2. Ieri pensavo: ha gli acuti, ha i bassi, ha dei toni medi pieni e rotondi... Ha un meraviglioso sound pop, così come rock, ma anche blues, o jazz, swing, groove e persino techno... Le definizioni sono riduttive e vuote, perché gli ho sentito uscire dalla bocca i suoni più variegati e variopinti con una naturalezza incredibile. L'arcobaleno dei suoni è la sua identità, lo "stile Mengoni". Alba

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  3. Stavo riguardando vecchi video del Re Matto, soprattutto momenti in cui improvvisava, che adoro. Che dire? E' assurdo quello che riesce a fare, spero proprio che possa essere sempre così libero di sperimentare e giocare con la voce perchè sarebbe un peccato imbrigliarlo.

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