E' Marco, che si avvicina da solo al microfono, ad aprire la serata con un’elegante e delicata esecuzione di "Io che amo solo te" di Sergio Endrigo.
Innegabile la capacità di calarsi nel ruolo imposto dal brano che interpreta: la sua presenza scenica e il suo modo di cantare pulito e senza vezzi inutil, tuttavia mantenendo un grande rispetto per l'autore originario (tanto da provocare i ringraziamenti della figlia Claudia nella pagina FB), ci portano con la mente negli anni 60 come se il tempo non fosse mai passato.
Unanime il coro di voci che si è levato subito dopo l'esibizione di Marco, dai numerosi fan agli estimatori occasionali, ai giornalisti musicali, agli speakers, ai bloggers: se avesse partecipato in gara, avrebbe vinto anche questa edizione del festival.
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