A Sanremo un anno fa c'è stata la sua consacrazione ma per Marco Mengoni ormai il successo è cosa di tutti giorni.
Tra pochi giorni cederà lo scettro del vincitore: è trascorso un anno e un nuovo Sanremo sta per cominciare, la memoria va inevitabilmente all'edizione del 2013, che ha visto trionfare "L'essenziale" di Marco Mengoni.
Una vittoria meritata quella di Marco, appoggiata dal pubblico e da gran parte della critica che faceva il tifo anche per Elio; i Modà arrivarono terzi.
Tre minuti e quaranta di musica e poesia risuonati nelle radio per mesi hanno decretato il successo di questo ragazzo di Ronciglione che ha dedicato la sua vittoria a Luigi Tenco.
Pronto a correre sempre più veloce, oggi Mengoni punta al mercato estero.
Dopo la vittoria al festival, tanti i podii conquistati e il suo brano, secondo la FIMI, è stato tra i più ascoltati e scaricati.
Dopo aver rappresentato l'Italia all'Eurovision Song Contest e la pubblicazione di un nuovo album ( 90000 le copie vendute), non si è fermato, arrivando perfino agli MTV Europei.
Una voce fuori dal comune quella di Mengoni, nato in un talent, cresciuto con i live, le visualizzazioni su Youtube, lunghe tournèe con concerti sempre sold out.
Un ragazzo che sognava la musica fin da piccolissimo rimasto però con i piedi per terra, nonostante le tante vittorie che quest'anno lo hanno visto protagonista e che lui ha definito "magico".
Gli effetti del successo sanremese per l'artista ancora non si fermano. Pochi i precedenti che hanno visto brani vincitori del festival trasformarsi in successi oltre confine.
L'esempio del nuovo video in versione spagnola de "L'essenziale" che ha cambiato in "Incomparable", è la dimostrazione che Mengoni ha conquistato anche un pubblico diverso. Milioni le visualizzazioni e le richieste su iTunes, chissà se supererà il record dei click per la versione in italiano, 21.000.000.
Un artista che ha saputo uscire dai palcoscenici italiani senza troppo clamore e facendo solo buona musica.
"Sono un timido", dice sempre, "ma quando comincio a cantare do il meglio di me stesso" e ad ascoltarlo bene non possiamo che dargli ragione.
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