Stavo anche riflettendo su un aspetto di Marco, trito e ritrito da chi lo segue, ma che desta curiosità e cautela in chi gli si avvicina la prima volta. Come ha detto lui " o non piaccio o piaccio tanto", è vero che una via di mezzo con lui non esiste, è lampante che non lascia indifferenti, che come si muove crea uno tsunami e penso che questo sia il destino dei grandi, di coloro che non sono insignificanti, che hanno qualcosa da dire.
E poi la sua doppia personalità descritta perfettamente in "Credimi ancora": tanto riflessivo, timido, impacciato, al limite dell'imbarazzante in certe situazioni, quanto istrionico, esagerato, generoso, infaticabile, passionale, sfrontato sul palco, quando il dio della Musica ( o forse è più appropriato dire il demone?) si impossessa di lui.
E anche se qualcuno dice che è cambiato io ho avuto la prova a Viareggio che la sua anima bella è ancora lì, intatta e pulita, pronta ad incantarci come sempre.
di solito i veri Grandi rimangono umili e semplici e credo che Marco rimarra' sempre cosi'...con l'animo puro e limpido di un Grande...
RispondiEliminaSono d'accordo con te Fiore...
RispondiEliminaCi aspetta un arcobaleno di note...
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