Mi approprio delle parole di Francesca, che era presente a Teatro, per esprimere al meglio quello che ho dentro avendo assistito attraverso uno streaming singhiozzante.
E' entrato quasi in punta di piedi (con un calzino su e uno giù!), incredulo di trovarsi lì. Ha scherzato divertendo i 100 celli col suo modo di fare impacciato e scanzonato, ha sdrammatizzato la solennità di quel genere di musica, ha cantato L'equilibrista in maniera struggente e Credimi ancora fondendola con tre improbabili Cuore matto, Inno di Mameli e Bella Ciao, incalzato dal pubblico e dal Maestro Melozzi. Quando sono saliti Sara Jane Morris e il Maestro Sollima per un pezzo a quattro "voci" si è affacciata a tratti la paura di essere invadente, di interrompere una magia con la sua voce. E poi...e poi si è seduto in terra, il torrente ha straripato, ha invaso quel palco trascinando tutti con sè improvvisando Natural blues, ho visto Sollima salire sulla sedia per guidare i violoncelli, i sorrisi e l'energia sprigionata da tutti, la felicità che lui sa portare negli altri moltiplicata per tutto il Teatro e gli abbracci e le attestazioni di stima verso questo Peter Pan della musica, che ancora non si rende ben conto del dono che possiede, di ciò che riesce a regalarci e che si merita di stare lì, in mezzo ai grandi. E con questa foto (di Pina Pichetti) dico tutto il resto:
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non ci sono parole...<3
RispondiEliminaimmenso.....
Eliminaun GENIO!!!
RispondiEliminaè semplicemente meraviglia!
RispondiEliminami emozionano robert plant, jim morrison, jeff buckley .. e il caro Marco !! Ma mi rendo conto che non tutti sanno capire i grandi !!
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