mercoledì 27 marzo 2013

Tu non mi basti mai


Io lo sapevo! Sapevo, dopo l'interpretazione delicata di "Tu non mi basti mai", dove duettando meravigliosamente con il sax soprano di Stefano Di Battista, la sua voce si era fusa con quella degli strumenti, che l'album ci avrebbe riservato fantastiche sorprese. Nonostante l'iniezione settimanale di dosi di vaccino (attraverso i singoli che sono usciti su I-tunes), la malattia si è manifestata in tutta la sua virulenza. E io che speravo di prenderla più leggermente! Del resto, da uno che riesce ad inventarsi da solo o quasi una ghost track assurda per quanto inaspettata e poi si e ci uccide cantando "Tanto il resto cambia" o "Ciao amore, ciao", come fai a prevedere un percorso semplice e  lineare? E allora via sulle montagne russe insieme alle infinite sfumature della sua voce, ce n'è per tutti i gusti ( ma io che gusti ho se dico che mi piacciono tutte?). 
Non posso dire che le ami tutte incondizionatamente e allo stesso modo, certo ci sono anche quelle che in un primo momento salterei, ma ecco che accade l'insospettabile: in quel punto, sì, proprio lì, c'è quella frase che mi tocca, poi nell'altra un suono che mi attrae, non c'è niente da fare, ad ogni ascolto colgo qualche sfumatura che mi era sfuggita e che mi fa ribaltare tutte le teorie. 
Sono arrivata alla conclusione che non ci sono produttori, collaborazioni, argomenti e supporti vari che reggano, c'è lui e la sua ricchezza interiore che spiccano su qualunque cosa, la capacità della sua voce di adattarsi come un guanto ad ogni genere voglia proporre, il modo in cui pronuncia singole parole che penetrano nel profondo dell'anima, il suo carisma e l'abilità di coinvolgerti e farti immergere totalmente nei suoi viaggi mentali. E soprattutto il bisogno di continuare a svelarci parti di sè attraverso il canto. 
E' da molto che lo chiamo "guerriero" ma ora più che mai ne sono convinta: un guerriero con la faccia dipinta e le scarpe da ginnastica! 

(foto di Marta Vitulo)

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