domenica 28 aprile 2013

Videochat TG1


Dalla Videochat con Vincenzo Mollica 8 aprile 2013 

V.M: La FIMI ha annunciato oggi con un tweet che #PRONTOACORRERE è disco d'oro. Cosa prova un artista quando succede questo?
M.M: Io e la mia crew abbiamo sempre un "low profile", teniamo i piedi per terra, certo è una grande soddisfazione essere disco d'oro dopo poche settimane perchè comunque è stato un lavoro davvero sudato e il riscontro positivo del pubblico è quello più importante.
V.M: in questo momento sei primo tra i singoli ,che è multiplatino, e secondo con l'album, quindi quando un disco viaggia in questo modo vuol dire che è pronto a correre.

Cosa puoi dirci del video de "L'essenziale"?M.M: Nel mondo della discografia si ha sempre poco tempo per buttare giù una storyboard, noi ne avevamo ancora meno perchè il video doveva essere pronto prima di Sanremo. E' stato pensato da me e dal regista (Giuseppe La Spada) che praticamente ha fatto un video musicale per la prima volta (aveva lavorato con Sakamoto). Ci siamo studiati un po', questo video ha molto a che fare con l'origine che si rivela con la presenza dell'acqua. Doveva descrivere un pezzo secondo me molto difficile, che può toccare molti sentimenti ed emozioni, può essere interpretato in vari modi. Abbiamo cercato di fare una cosa abbastanza sterile per non dare troppi input, proprio perchè l'"arte" deve essere interpretata soggettivamente.




Giovanni: Segui ancora X-Factor? Cosa pensi dele successo televisivo "The voice"?
M.M: ho potuto vedere solo poco della prima puntata, ma non posso che essere d'accordo con i talent.

Rosy: cosa si prova ad essere nei primi posti della classifica per così tanto tempo?
M.M: qui non posso farlo ma salterei. E' emozionante sentire il calore del pubblico, delle persone che ancora ti seguono dopo quattro anni, soprattutto dopo un periodo in cui sei stato in silenzio a lavorare per questo progetto ed è per questo che non vedo l'ora di andare in tour. E' l'unico momento di scambio.


Naty: ti senti realizzato? Cosa manca nella tua vita?
M.M: io spero di non sentirmi mai realizzato perchè sarebbe la fine. Per ora non mi manca niente, sicuramente domani avrò già bisogno di altro.




Cristiana: "L'essenziale" è una canzone molto amata soprattutto dai più giovani, te lo aspettavi?
M.M: durante il giro per questa promozione sto incontrando tanti bambini piccoli che cantano questa canzone e mi fanno anche domande che mi mettono in imbarazzo. Forse li colpisce particolarmente la frase "Mentre il mondo cade a pezzi" perchè è forte, emblematica.

V.M: Il Festival di Sanremo alla fine rimane un appuntamento importante per un giovane.
M.M: credo lo sia per tutti, perche dopo un boom iniziale le occasioni per la musica in Tv sono calate, ora è di nuovo in ascesa. Sanremo è un'istituzione e io sono la prova vivente che funziona.
V.M: Stai facendo un giro per firmare le copie del disco, quante firme fai?
M.M: dipende dalle città, in questo giro è stata dura, erano più di mille.


Tery: Il 13 sarai ad Amsterdam, puoi dirci se proporrari la versione di tre minuti de "L'essenziale" come da regolamento e se sarà acustica?
M.M: sì, da regolamento è da tagliare ma noi abbiamo recuperato qualcosa (spero che non mi senta nessuno).

Farfalla: quale canzone ti ha emozionato di più mentre la incidevi?
M.M: Quando ho registrato "20 sigarette" mi sono trovato in una situazione imbarazzante. E' vero che scrivendola avevo messo tanto di me ma non credevo di poter provare tutte quelle emozioni che di solito, in studio, essendo asettico rispetto ad un live, non senti. Durante quel pezzo ho pianto, era la prima volta che mi succedeva e abbiamo lasciato praticamente il primo take. 

Carmen: in questo periodo in cui sei sempre attorniato da persone, ti è mai venuto in mente di scappare da tutto e tutti per vivere qualche ora come Marco, semplicemente?
M.M: ogni tanto c'è la voglia di scappare ma credo sia una sensazione che riguarda tutti quelli che sono oberati dal lavoro o comunque vivono in situazioni abbastanza estreme. C'è la voglia di prendere le tue cose e andartene per un giorno con le tue valigie, che sarebbe anche una bella immagine per la mia scrittura, però ora ho molta voglia di andare avanti, di iniziare il tour, di avere un contatto emozionale. Per il momento non scappo, ma chi lo sa...

V.M: quando ci siamo visti a Sanremo mi hai fatto un bellissimo regalo, quello di cantare "The fool on the hill" dal vivo e io non sapevo che tu l'avevi fatta anche in concerto, nel tuo ultimo live. Credo sia una delle più belle versioni che io abbia sentito di questa canzone che amo molto. Ho avuto anche il privilegio di sentirla così dal vivo da Paul McCartney ma devo dire che la tua è una delle migliori. Onore al merito. Un giorno regalati anche un disco di cover. 

Marianna: sei stabile in classifica e stai accumulando tante soddisfazioni, cosa provi? L'esercito c'è, ti ama e non aspetta che il tour, stai già iniziando a prepararlo? Come sarà?
M.M: saluto tutto l'esercito. Io li chiamo così perchè ci siamo mossi a Sanremo, dopo il periodo di pausa, e loro sono stati subito attentissimi a tutto, soprattutto sul web. Quando si muovono sono un plotone.
Per il tour sto per iniziare le prove. Come per l'altro, seguiamo la scia dell'essenzialità e del pragmatismo. Ci sarà molta più musica, più quadro che cornice e orpelli. Il teatro è più consono a questo.

Carlo: in questa breve carriera hai avuto la fortuna di collaborare con artisti del calibro di Lucio Dalla e Renato Zero, quali ricordi hai?
M.M: Lucio purtroppo era, ma E' ancora, credo che ciò che ha fatto non morirà mai perchè ha scritto dei testi meravigliosi. Per me è stato un maestro perchè quando entri nel mondo della musica che dall'esterno ti sembra molto più luminoso e ti accorgi invece che ci sono molti problemi di libertà su quello che vuoi fare, ti senti alle strette, all'angolo e lì davvero ti viene voglia di scappare e dire " chi se ne frega, la musica me la faccio a casa, non voglio avere niente a che fare col lo show business" . Ero in un momento di crisi e ho ricevuto la proposta da Lucio di duettare con lui. Non ci ho creduto subito, poi sono andato in studio e ho notato che aveva un'energia incredibile e le sue parole, a prescindere dai complimenti, mi hanno spinto a guardarmi allo specchio e invogliato a continuare e bene questo percorso. Che finisca domani o tra dieci anni è bene farlo al meglio mettendoci tutto quello che si può.
Con Renato ci sentiamo ancora, ci siamo incontrati anche al concerto per Lucio, è un grande.

Francesco: puoi anticiparci quello che farai stasera con Neri Marcorè nel suo programma Neri Poppins?

M.M: Neri è una persona eccezionale. Non posso dire nulla di stasera.



Michela: quasi tutti i conceri sono sold out, ci saranno altre possibilità di sentirti per le persone rimaste fuori?
M.M: premesso che queste dieci date sono un'anteprima. credo e spero che ci sia un tour estivo e uno invernale.


Concetta: dopo Amici e Neri Poppins, parteciperai ad altre trasmissioni televisive nei prossimi giorni?
M.M: dovrei fare le prove per il tour.



.

V.M: Gaber cantava magnificamente "Destra Sinistra", una delle sue ultime canzoni. Quando ho sentito la tua versione nel disco "Io ci sono", il grande tributo , forse il più bello creato per un artista, mi sono partiti gli applausi perchè hai portato un tono quasi surreale nel racconto, un'ironia ancora più accentuata.

Stefy: in passato quando ti chiedevano se avevi sogni nel cassetto rispondevi di no e di vivere alla giornata, ora cambieresti risposta? Ti senti come se li stessi realizzando alla luce della rinascita che hai avuto?
M.M: non è che non avessi sogni nel cassetto. E' che sono una persona forse anche troppo razionale e che vive giorno per giorno. Penso sempre che "del doman non v'è certezza" quindi credo sia meglio lavorare oggi e bene per il futuro, Mi piace anche la sorpresa che ti arriva addosso più che pensare di aver raggiunto una tappa. Amo lavorare e a un certo punto trovare quello che per esempio sta succedendo oggi con tutte le risposte positive che non puoi prevedere, per cui quando arrivano è una botta allo stomaco.

Mary: la conquista del multiplatino l'hai dedicata a qualcuno in particolare?
M,M: "L'essenziale" fa parte di un nuovo inizio. Come ho detto alla conferenza di Sanremo, di sicuro lo dedico a tutto il team che ha permesso questo . L'essenziale poi per me è salire sul palco, non l'atto fisico, ma per cercare emozione e energia dalle persone. Non posso che dedicarlo a tutti quelli che mi seguono e che hanno apprezzato il pezzo e far loro un bell'applauso perchè se è diventato multiplatino dipende solo da loro.

V.M: ho avuto la fortuna di intervistarti diverse volte in questo periodo e ti ho sentito spesso dire questo sul gruppo con cui lavori. Cosa hanno portato di nuovo queste persone nella tua arte?
M.M: questa corsa è iniziata quattro anni fa, loro si sono aggiunti in un momento per me di grande cambiamento umano, forse perchè crescendo si capiscono molte più cose: guardarmi allo specchio portava ad abituarmi ai miei difetti e non mi aiutava, non mi faceva andare avanti. Ho cominciato a guardarmi in giro e, confrontandomi con queste persone, a capire i miei limiti e i miei problemi e questo mi ha portato ad essere felice e sereno. Sono cambiato tanto, proprio umanamente e con me stesso, mi sento migliore.
E' difficile fidarsi ma è bello quando si trovano persone che ti danno e si prendono tanto, perchè è giusto che ci sia uno scambio.


V:M: dici che il tuo gruppo preferito sono i Beatles, perchè?
M.M: perchè hanno rivoluzionato la musica, erano completamente folli e per me rappresentano il vero senso del rock'n roll unito al pop, non si può fare distinzione tra suoni di chitarra, è la libertà che definisce un genere. Loro sono stati sperimentali e innovatori in tutto ciò che hanno fatto, come Battisti lo è stato per noi. Ammiro la loro scrittura e i loro pezzi meravigliosi ma ancora di più l'idea della musica, che hanno cambiato.

V.M: Mi canti la prima canzone che ti passa per la testa in questi giorni?
M.M (intona "Non, Je ne regrette rien" di Edith Piaf ) 
Mi dà quella sensazione di gioia e malinconia insieme. Amo il contrasto, lei aveva questo e anch'io sono così.



Presentando il video:
Ho scritto questo pezzo che riguarda questo periodo un po' strano della mia esperienza in questo mondo, la frase "grazie per avermi fatto male, non lo dimenticherò" significa che le esperienze della vita non si dimenticano,soprattutto quelle negative che ti fanno veramente riflettere, tornare a casa e ti fanno piangere e urlare.

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti vengono controllati prima di essere pubblicati