venerdì 10 maggio 2013

"L'essenziale Tour" ovvero "sento nelle vene vita che si muove"

Se dovessi raccontare questo live con un'immagine di uno stato d'animo, questa sarebbe la frase più appropriata. Ho avuto la sensazione palpabile di essere dentro allo spettacolo e di esserne coinvolta in pieno, che quelle torrette attraversate da led colorati trasmettessero davvero un flusso di corrente che univa il pubblico al palco. E in effetti è stato un tripudio di mani alzate e offerte in direzione di colui che fin dalle prime note è riuscito a farti sentire parte integrante delle sue emozioni, trasformando l'ultima frase di "Pronto a correre"  in "sarò pronto a correre per voi", sorrisi aperti e occhi luminosi regalati a tutti, come fossimo stretti in un simbolico abbraccio.
Marco appare in completo Ferragamo scuro che cambierà in un total viola dopo la pausa e ancora in jeans e T-shirt con stampa "senti il sound" (il motto che ci ha suggerito incuriosendoci durante la preparazione del disco) sul finale, presentando tutti i brani del nuovo album e alcuni ormai indimenticabili del vecchio repertorio, piedi ben piantati in terra a mostrare una raggiunta consapevolezza di sè e di ciò che ha da dire, le mani a calcare l'importanza delle parole pronunciate col canto. 
E poi le luci pulsanti e il battito ritmato delle mani a simulare le pulsazioni del cuore su "L'equilibrista", l'arrangiamento swing di "Credimi ancora",la sorpresa di vedergli una chitarra tra le mani in "I got the fear", con una tastiera in "Come ti senti" cantata in posizione impossibile per molti, i fiati suonati con la voce, un assolo di Luca Colombo da standing ovation per aprire una "Solo" meno arrabbiata, la determinazione di "Dall'inferno", il simultaneo alzarsi tutti in piedi nel momento in cui lui si inginocchia dichiarando "chiedo scusa, sono ancora un re" quasi fosse una cosa preparata in precedenza, la sua voce calda, ricca di sfumature sempre cristallina sugli "appuntamenti" che non sono mai mancati, la condivisione totale con noi in "L'essenziale" cantata in un unico coro e i nostri cartelli tenuti in alto "Il tuo esercito è sempre con te, grazie" per finire con l'energica "Una parola" che mi ha lasciato addosso tanta adrenalina da non chiudere occhio per tutta la notte.
Uno spettacolo veramente curato nei minimi particolari e da non perdere per chi ama la musica e un artista che lavora con passione e serietà e che ha sempre molto da offrire. 
Marco vola sempre più in alto, la musica ha scelto lui perchè lo ha riconosciuto e non avrebbe potuto fare altrimenti.


                                                  (foto di Cristina Pomari)
(foto di Liz Argenteri)

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