martedì 17 settembre 2013

Anima senza veli

Ripensando agli eventi degli ultimi cinque mesi mi sono resa conto che nove occasioni di incontri più tre date ancora da fare sono ben più di quanto potessi aspettarmi e torno su un argomento che mi ha toccato particolarmente.
Credevo che mi sarei pentita di andare a Ronciglione, per lo strapazzo e perchè a differenza di come mi sono abituata ultimamente, avrei dovuto accontentarmi di stare lontana dal palco. Ma de che? A posteriori so che è stata una delle scelte più giuste che potessi fare quest'anno: lì è dove la condivisione è stata davvero tangibile e non perchè abbia calpestato le strade che ha percorso, visto i luoghi dove ha vissuto, conosciuto persone che l'hanno visto bambino e tutti i particolari che fanno parte della sua vita privata passata che non mi riguardano, ma esclusivamente perchè per pochi minuti in preda all'emozione del suo"ritorno alle origini" ha avuto bisogno di noi e ci ha permesso di vedere la sua anima così, senza veli su quel palco, ci ha concesso di prenderlo per mano e camminare fianco a fianco, per stargli vicino, asciugargli una lacrima, dargli il nostro braccio per sostenerlo. Così, proprio in quel momento ho capito che mi trovavo esattamente dove volevo essere.

Perchè è vero che quando si ama qualcuno vorremmo solo vederlo sorridere però, poichè non è possibile evitargli le sofferenze che purtroppo capitano nella vita, almeno possiamo stargli vicino e offrirgli un sostegno come gioire delle sue vittorie anche se non sono le nostre. In quel frangente ci ha consentito di amarlo e ha sentito il nostro affetto, questo è un regalo immenso che non dimenticherò mai.  





(Foto di Annalisa)

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