Oddio, me sò impazziti tutti! Mengoni! Cos'hanno partorito le vostre menti malate? "David gnomo" a Radio Deejay è diventata un'ossessione! Bacheche piene di video, canzoncine, coretti e foto di gnomi, aiutooo!!
Te la devi smettere di andare in giro a compiere queste imprese, ne va dell'equilibrio di tutto il fanclub ( o almeno di quel poco che rimane), inutile che poi gridi "troverò l'equilibrista", dove lo vuoi cercare? Persone che hanno rischiato di piantarsi in auto sentendo la radio, chi voleva suicidarsi perchè si è perso l'esibizione. Fai una cosa: chiuditi in studio e prepara il tour, devi avere cura dei tuoi fan, dovresti sapere che razza di elementi delicati siano...
Chiuso il discorso, avevo accennato che avrei raccontato del perchè ho questo attaccamento nei confronti di Marco ma ora non ne sono più tanto sicura, perchè è una parte troppo intima di me, non amo esternare così i miei sentimenti e in più so che non tutti possono comprendere. Fondamentalmente non è che mi importi molto del giudizio altrui, soprattutto se sono critiche vuote, però ci sono cose che non vorrei dire al mondo, ammesso che il mondo possa leggere ciò che scrivo.
E' sufficiente una sola frase di Dickens, quella che gli ho anche dedicato tramite nota su FB:
"Tu sei una persona di quelle che si incontrano quando la vita decide di farti un regalo"
Ecco qual è stato il mio regalo. Non sto dicendo che non avessi una vita piena, forse anche troppo carica di pensieri e impegni, ma nonostante ciò mi sono trovata in un momento di difficoltà, stavo percorrendo una strada che probabilmente mi avrebbe portato a nuocere a me e a chi avevo accanto. Finchè una sera non ho visto e sentito Marco, che a dire la verità si era insinuato lentamente nel mio essere senza che me ne rendessi conto. E' stato il raggio di sole che ha squarciato un cielo grigio, non mi chiedo come e perchè, so che da un giorno all'altro ho ricominciato a ridere, a giocare, a prendermi in giro, a trovare i miei spazi, a respirare, a vivere ogni cosa con più entusiasmo. L'uragano che mi ha sconvolto la vita!
Forse è assurdo pensare che un ragazzo mi abbia insegnato qualcosa, ma osservandolo ho imparato la leggerezza, mi sono liberata di tante sovrastrutture che mi ero creata, di alcuni atteggiamenti difensivi, schermi che mi pesavano addosso. Ho imparato a lasciarmi andare, ad essere me stessa nel bene e nel male, perchè non devo necessariamente piacere a chiunque, non ho bisogno di indossare maschere per essere apprezzata. Ho capito che devo esprimere ciò che penso senza filtri, senza il timore di apparire banale o insignificante lasciando tutte le mie insicurezze. Sono io, sono unica, mi sto anche simpatica!
Tutto questo grazie a Marco? Io penso di sì. Chiunque abbia modo di incontrarlo mi riferisce che ne rimane particolarmente colpito (e io che non ho mai avuto questa occasione sto già così...) e io non credo sia solo per il suo aspetto fisico o per la sua disponibilità e simpatia, ma per tutta una serie di caratteristiche che lo contraddistinguono. Mi viene in mente solo una parola che potrebbe racchiudere tutta la sua essenza : GRAZIA. Grazia nell'accezione totale del termine, quel misto di intensità, incanto, vivacità, dolcezza e amore per la vita, che seduce anche solo da uno schermo e che si rivela attraverso la profondità dei suoi occhi che guardano il mondo con l'entusiasmo di un bambino.
Accidenti quanto sono smielata! A parte gli scherzi, sono convinta che le sue ore trascorse in solitudine e apparentemente con la testa fra le nuvole, lo abbiano reso così riflessivo e prolifico e attento ai particolari, a tutto vantaggio di noi che possiamo godere della sua creatività.
Per cui Marco, quando senti che ti diciamo "grazie", non chiederti il motivo, noi lo sappiamo.
( Foto di Erica Zampar)