giovedì 24 gennaio 2019

Marco Mengoni: intervista di Kiosco Musical








Buon pomeriggio Marco. Mi sembra di capire che ti piace molto la Spagna ... Come ti senti qui? Hai provato il nostro cibo?

Marco Mengoni: Sì, mi piace molto. Non so perché, ma mi sento molto spagnolo ... Non parlo lo spagnolo perfettamente ma mi è sempre piaciuto. Ho iniziato a studiare la lingua spagnola all'università, ho ascoltato canzoni in spagnolo e penso di avere antenati spagnoli. Può essere ...



La tua carriera è piena di successi. Ti sei fatto conoscere vincendo l'edizione italiana di X Factor, poi hai rappresentato il tuo paese all'Eurovision, hai molti fan in tutto il mondo e tutto quello che fai è un successo ma, di tutto ciò che hai vissuto, che cos'è ha segnato la tua carriera?

Marco Mengoni: Penso che tutte le cose che ho passato, che ho vissuto e che ho fatto, abbiano costruito la mia carriera. Ho iniziato dieci anni fa e non so, non c'è una cosa in particolare, ma probabilmente sono solo me stesso.



Hai appena pubblicato un album spagnolo chiamato Atlantico e hai scelto questo nome come una metafora per tutti i viaggi che hai fatto, tutto quello che hai vissuto e per le volte che hai attraversato l'Atlantico. Quando pensi a tutto ciò che hai vissuto ... cosa pensi?

Marco Mengoni: Penso di aver messo quasi tutti i miei viaggi in questo album ... e quasi tutti i colori, le fotografie, le emozioni e le sensazioni. Ho volato molte volte su questo oceano e mi piace questo titolo perché l'oceano non ha barriere e in questa società si costruiscono molti muri e non mi piace. Per me la terra è libera, non appartiene a nessuno e noi ci siamo sopra per il tempo che dura la nostra vita.



Hai partecipato molto alla produzione dell'album. Com'è stato partecipare così intensamente a questo? 

Marco Mengoni: È la prima volta che mi occupo della produzione sin dall'inizio ed è stato divertente perché ero nello studio di registrazione a suonare dal vivo tutte le canzoni e arrangiarle con i miei musicisti. Era come essere a casa. I produttori mi hanno aiutato, come El Guincho, a cui invio un saluto (il produttore di Rosalía). Ha lavorato su due canzoni di questo album e ha messo un po'di influenza flamenca. Mi è davvero piaciuto osservare crescere questo bambino fin dall'inizio.


Quali differenze troviamo tra l'Atlantico e tutta la musica che hai pubblicato prima?

Marco Mengoni: Penso che ogni album abbia cose diverse da quelle precedenti perché un disco dipende da tutto ciò che hai vissuto negli ultimi anni o mesi prima di scriverlo. In Atlantico ci sono molte cose e mi è stato detto che ne ho messe troppe e che ha troppe influenze. A me piace proprio perché non è un album solo italiano, è un album per il mondo e ho preso molti "input" da tutti i posti che ho visitato.



Cosa ti rende più orgoglioso di questo progetto? Forse il lavoro in spagnolo?

Marco Mengoni: Sì! Lavorare in spagnolo e registrare un album in spagnolo con il mio "maestro di pronuncia vocale", al quale invio un saluto. E' stato un "crack", come si dice in Spagna.



Stavo per parlarti di El Guincho perché hai collaborato con lui come con India Martinez, ora mi piacerebbe sapere con chi altro vorresti collaborare in questo paese.

Marco Mengoni: Abbiamo iniziato a lavorare con El Guincho, che è il produttore di Rosalia e mi piacerebbe fare qualcosa con Rosalìa o magari con C. Tangana, Rozalen ... non so, mi piacciono moltissimi artisti spagnoli...e ancora con India!



Un fan ci ha chiesto, se ti sentiresti in grado di fare una colonna sonora.(banda sonora in spagnolo)  

Marco Mengoni: Ora? Una "banda sonora" è un gruppo?

No, una colonna sonora è la musica di un film.

Marco Mengoni: Ah, colonna sonora! Sì, mi piacerebbe molto farlo. Forse per un film di Almodóvar che è uno dei miei registi preferiti.



Voglio approfittarne perchè è la mia prima intervista. Ci sono media che te ne hanno già parlato ma vorrei  complimentarmi per il lavoro che hai fatto con  una delle mie canzoni preferite, Guerriero, che è contro l'abuso e la violenza, per così dire. Auguro a tutte le persone che soffrono, di avere accanto una figura come quella di cui parla quella canzone ma siccome non esiste e ci sono molte persone che non hanno questo sostegno, vorrei che tu dicessi qualcosa a tutti quelli che soffrono e che non hanno un supporto.

Marco Mengoni : Anche io non ce l'avevo, ma ce l'avevo nella testa e nel cervello. Certo, devi crescere per imparare le cose della vita ... il mio consiglio è di parlare molto con tutte le persone che ti sono vicine. È l'unica cosa e di non aver paura di essere sempre te stesso.



Bene, il prossimo 17 aprile hai un concerto a Madrid. Cosa dobbiamo aspettarci?

Marco Mengoni: Oh, non lo so, non lo so neanche io. Mi sto preparando ... Non sono ancora pronto. Sto organizzando il tour ..



Ma sei emozionato?

Marco Mengoni: Emozionato ... agitato  ... partiamo dall'Europa e Madrid è l'ultimo appuntamento prima del tour italiano. Molti fan sono arrabbiati con me perché ho deciso di iniziare questo tour fuori dall'Italia

Bene, è un disco in spagnolo, ci perdoneranno stavolta



Dove ti piacerebbe vederti tra 10 anni?

Marco Mengoni: a 40 anni, non sono molti. Sembra una domanda facile ma non lo è. Mi vedo mentre faccio musica e non so dove, né come, né perché, ma credo che la musica mi accompagnerà fino alla fine dei miei giorni.



E noi speriamo sia così. Bene, vorrei parlare un po' del fatto che nel 2013 hai rappresentato l'Italia in Eurovision. Proprio due giorni fa abbiamo scelto il nostro rappresentante e non so se hai sentito la canzone ...

Marco Mengoni: Sì, ho visto il programma.


Cosa ne pensi della canzone?

Marco Mengoni: mi piace! È molto allegra, è una canzone "up" e spero che vada bene. Non so come si dice in spagnolo "In bocca al lupo" ("Buona fortuna"), ma ve lo dico in italiano.



Mi piacerebbe che dessi qualche consiglio a Miki per gestire al meglio la sua partecipazione all'Eurovisione, affinché non sia troppo agitato 

Marco Mengoni: È difficile non innervosirsi perché sono giorni difficili. Si corre da un'intervista all'altra quindi l'unico consiglio che posso dargli è quello che ho sperimentato nella mia vita: sii sempre te stesso



La mia intervista finisce qui, spero che ti sia piaciuta, grazie mille per averci dato questa opportunità e per essere venuto in Spagna. Qui ti amiamo molto.  


Articolo originale: Entrevista Marco Mengoni     

Intervista di Almudena Fuentes.

Fotografia: Josune Ordóñez.

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti vengono controllati prima di essere pubblicati